The Rock’n’Roll Kamikazes Campari & Toothpaste

LP/CD digipack
Marzo 2019
Tiratura CD: 500 copie
Tiratura LP: 300 copie

Formato: Tag
Etichetta: Area Pirata

10.00

100 disponibili

The Rock’n’Roll Kamikazes Campari & Toothpaste

(A return to the simplest of Rock’n’Roll, soaked sodden in the Blues swamp where the music was born. And yet, at moments full of fuzz and proto-psychedelia voodoo, their minds corrupted by that primordial rhythm and animal smell. Here’s finally their fourth long-awaited album!)Kamikaze (神⾵風?) è una parola giapponese, di solito tradotta come “vento divino” (kami significa “divinità”, un termine fondamentale nello shintoismo, e kaze sta per “vento”; ka inspirare e ze espirare)

Quindi, I Rock’n’Roll Kamikazes sono un vento divino di Rock’n’Roll. Un vento che soffia forte
ancora. Infatti, il 2019 vede il decimo anno in missione di questi impavidi guerrieri del Rock’n’Roll.

Un missione che li ha portati in giro per i palchi dell’Europa, da Berlino a Palermo, da Catania alla Normandia e da Milano a Teneriife. Un non-stop tour-of-duty, portando questa musica primitiva, viscerale, tribale ed irruente senza soffermarsi sul tradizionalismo ma forse ancora più radicati nella tradizione ribelle del rock’n’roll. Come dicono i maestri buddisti, guardano la luna e non il dito che indica la luna. I Rock’n’Roll Kamikazes sono quel dito. E non sempre l’indice.

Nati nel 2010, la formazione era Andy Macfarlane, ex frontman degli Hormonauts alla voce e
chitarra, Nicolò Fiori dei Gatta Molesta al contrabbasso, Peppe DeGregoriis alla batteria e Guy
Portoghese (Guy e gli Specialisti) al sassofono. Il loro primo disco, Tora Tora Tora (Tora), uscì nel 2011 per Protosound/Volume! Records. Nel 2013 dopo la scomparsa di Guy, i Kamikazes
decidono di continuare la loro missione con Eugenio Pritelli, ex-Horrible Porno
Stuntmen, alla seconda chitarra e fanno uscire All Kinds Of People per Go Down Records.
Nel 2015 esce My Town per Latlantide/Go Down Records.

Il 2019 vede l’uscita del quarto disco, Campari & Toothpaste per Area Pirata Records. Un ritorno al Rock’n’Roll più semplice, ancora fradicio delle acque della palude del Blues dove nacque ed a momenti pieno di fuzz e proto-psichedelia voodoo, da menti alterate dal ritmo e dall’odore primordiale e animale. Sì, sono anche musicisti di un certo calibro. Come diceva Guy Portoghese <Il Rock’n’Roll è un cosa seria>, ma anche scherzoso ed ironico.

Questo quarto disco vede l’arrivo alla batteria di Sandro Battistini, un altro ex-Horrible Porno
Stuntmen.
Tutti 4 maestri del genere e non solo. The Rock’n’Roll Kamikazes esplodono in pubblico. The
Rock’n’Roll Kamikazes fanno tremare le pareti. The Rock’n’Roll Kamikazes sono un tifone, un
uragano, un tornado di energia e soprattutto, Rock’n’Roll!

Discografia:
-Tora! Tora!! Tora !(Tora!), 2011 Volume! Records/ Protosound Productions
-All Kinds Of People, 2013 Go Down Records
-My Town, 2015 Latlantide/Go Down Records
-Campari & Toothpaste, 2019, AreaPirata Records

The Rock’n’Roll Kamikazes – Campari & Toothpaste

Inciso allo studio “L’amor mio non muore” in analogico, e stampato e distribuito da Area Pirata Records, ecco a voi il IV lavoro della band capitanata da Andy Macfarlane (ex Hormonauts) , che ormai festeggia e brinda ai 9 anni di attività, nei quali i 4 kamikazes hanno servito con diligenza Il sacro Tenno del Rock’ n’ Roll. Tredici brani che fanno di questo disco un vero e proprio attacco aereo per i vostri hi-fi: Il disco presenta un melting pot di sonorità, che vanno dal Rock ‘n’ Roll più genuino in brani come “Pocket” ed “Ice Cold Beer “, a palustri sonorità Rhythm ‘n’ Blues come “Graveyard Blues” e la cover ” No No No”; le influenze Latin rock dell’omonima “Campari and Toothpaste” vi faranno scatenare fino allo sfinimento, mentre un muro di fuzz e marciume vi si scaglierà contro con ” A Hole in Your Soul”, per trovare un po’ di pace e serenità nella ballad “Early Night”.

Insomma un disco completo, da gustarsi ad ogni momento della giornata, con ghiaccio ed arancia o liscio.

TRACKLIST:
1) Pocket
2) Your Monkey
3) You Might Not Know Me
4) Wolf
5) Campari & Toothpaste
6) Graveyard Blues
7) Early Night
8) Lord Lord (My Ass)
9) Who Tweaked Your Motor
10) No No No (You Don’t Love Me)
11) Ice Cold Beer
12) Smack
13) A Hole In Your Soul

Full length 42′ 31″

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Recensioni:

Non sono mai stato un grande fan del rockabilly. Da vecchio amante impenitente di Clash, Sex Pitstols e Ramones ho sempre preferito la violenza del punk ai ritmi sincopati del primo rock’n’roll e del suo revival cotonato. Quindi quando mi sono messo all’ascolto del nuovo cd dei Rock’n’Roll Kamikazes, pubblicato da Area Pirata, ho provato, prima di tutto, ad allargare leggermente i miei strettissimi orizzonti musicali. Mettiamola così: pur non impazzendo per certe sonorità e restando un po’ allergico a un certo tipo di attitudine, devo comunque ammettere che questi “ragazzi”, al decimo anno di scorribande in giro per l’Europa con il loro circo rock’n’roll, sanno davvero il fatto loro. D’altra parte cosa potete aspettarvi da una band guidata da quel matto di Andy Mcfarlane degli Hormonauts (anzi ex Hourmonauts)? “Campari & toohthpaste” sembra un disco di Elvis Presley sotto anfetamina, una cavalcata malsana e al tempo stesso dirompente, dove il contrabbasso di Nicolò Fiori e la batteria di Sandro Battistini (anche se in un paio di brani torna il fondatore Peppe DeGregoriis) se la chiacchierano allegramente, come due liceali in fuga da scuola, con la sigaretta nascosta dietro l’orecchio. Il disco, poi, per la felicità del sottoscritto non è solo una raccolta di scapestrati brani rockabilly, come suggerirebbero l’iniziale “Pocket” e la title track. I ragazzi, infatti, pur non dimenticando da dove arrivano, infilano tra un pezzo e l’altro qualche canzone surfeggiante (“Ice cold beer”) e blues-voodoo rock (“Wolf” , “Graveyard blues” e “Early night”). Niente male neppure la zampata punk di “A hole in your soul”, che chiude in bellezza l’album. Se amate il rockabilly e non siete dei maledetti puristi fate vostro “Campari & Thoothpaste”; se invece siete di un’altra parrocchia come il sottoscritto, dategli comunque un ascolto: i pezzi interessanti non mancano.

Diego Curcio – Hello Bastards blog 02/04/2019

Prima era Spamabilly Borghetti, poi Hormonauts e da una decina d’anni a questa parte R’n’R Kamikazes: per lo scozzese/romagnolo Andy Macfarlane significa una vita musicale passata in nome del rockabilly. La scoria continua con it quarto album dei suoi kamikaze, sempre curatissimo dal punto di vista strumentale e grafico. Le canzoni sono acrobatithe ed effervescenti (Pocket), a tratti frenetiche (Lordy Lord (My Ass)), coinvolgenti in termini fret rock (Ice Cold Beer), con la temperature danzereccia che s’impenna con i ritmi latini delta title-track. A volte usano la mano piu pesante (A Hole In Your Soul) ma senza perdere lo swing. Nonostante la varietà di soluzioni in tema, a vedere nel complesso, alla fine “Campari & Toothpaste” privilegia una chiave blues, in version voodoo (Grave-yard Blues e Smack) ma anche confidenziale con Early Night e la No No No (You Don’t Love Me) di Willie Cobbs. Tutto gira per il verso giusto, in funzione di una formula che non sembra temere logoramento.

Voto: 7
Fabio Polvani – Blow Up #252 05/2019

“Campari e dentifricio”. Un sapore che per chi ha – anche per poco, magari – praticato il fantastico mondo degli stravizi non è di sicuro inedito. E’ il classico gusto del day after, che spesso si accompagna a mal di testa epocali e stomaci in preda a tempeste di succhi gastrici con onde tutte da surfare. E un bell’hengover imperiale è proprio ciò che si ricava dall’ascolto di questo album numero quattro della band di Andy Macfarlane (ex Hormonauts). Immaginate un open bar dove bere i migliori cocktail a base di R&B, rockabilly, r’n’r, surf, sixties garage e frat rock: anche se vorreste fermarvi, non potete farlo. I 13 pezzi del disco, per quanto filologici e di “genere”, vi faranno divertire con una dose da cavallo di puro r’n’r old school suonato coi proverbiali controcazzi.

Voto 78/100
Andrea Valentini – Rumore#329 06/2019

Attenti alle vostre teste di cazzo che sui cieli passa di nuovo l’aereo dei kamikaze del rock ‘n’ roll. Come gli americani alla fine della guerra con le sigarette e le tavolette di cioccolata, la truppa guidata dal Capitano Andy MacFarlane distribuisce bottigliette di Campari e tubetti di dentifricio. Non prima di aver bombardato la zona con il suo carico di rockabilly, che stavolta è davvero micidiale.

Pezzi come Lord Lord (My Ass), Graveyard Blues, Early Night, Smack, Your Monkey, A Hole in Your Soul, Who Tweaked Your Motor, Ice Cold Beer si muovono dentro i canoni classici del rockabilly oppure si spostano come anfibi nelle zone paludose dello swamp blues e lasciano una lunga striscia di vittime al loro passaggio.

Sputi di rock ‘n’ roll al gusto di menta e di alcol su queste terre conquistate dall’autotune e dai laptop con i pro-tools.

Lys Di Mauro 08/04/2019

Prima di parlare di questo disco è necessaria una premessa: i Rock’n’Roll Kamikazes si dovrebbero, anzi si devono assolutamente vedere dal vivo.

Se poi si ha il privilegio, come è successo a me, di poter intervistare a concerto concluso l’incomparabile Andy Macfarlane beh direi che si possa parlare di serata perfetta.

Avere la possibilità di chiacchierare con questo incredibile personaggio che, nel suo italiano “sporcato” di scozzese, risponde ad una domanda con sedici risposte – di cui nessuna concernente al quesito posto – è davvero uno spettacolo, come direbbero i Jalisse, un vero e proprio fiume di parole una fucina inesauribile di aneddoti divertentissimi narrati con la verve di un consumato performer.

E come tutto ciò in cui si cimenta il nostro – siano esse band, spettacoli da solista o attività extramusicali – anche questo disco è riuscito e coinvolgente adatto per essere sparato in auto mentre si percorre la riviera ligure godendo delle sue bellezze, ebbene sì sono uno di questi privilegiati.

Pur trattandosi di un album di rock’n’roll questo quarta fatica dei kamikaze non è per nulla scontata né monotematica, si va infatti dal tipico rockabilly con le radici fortemente piantate negli anni ’50 di Pocket e Who Tweaked Your Motor? ad un pezzo quasi lounge alla Las Vegas Grind come quello che da il titolo all’album, dal blues viscerale di Early Night al veloce e sguaiato psychobilly di Lordy Lord per chiudere con Ice Cold Beer – il mio pezzo preferito la party song che vorrei fosse suonata al mio funerale – e Smack con il suo incedere vizioso anzichenò.

Nella furia con la quale ho buttato giù queste righe mi sono certamente fatto prendere dall’accentrare il discorso sulla personalità – debordante – del chitarrista / cantante della band, ma il gruppo non si limita certo a lui, anzi il resto della ciurma non gli è sicuramente da meno andando a formare una vera e propria macchina da guerra rock’n’roll.

Nel frattempo che i Rock’n’Roll Kamikazes passino dalle vostre parti fiondatevi su questo disco e ascoltatelo a più non posso, insomma fatevi trovare preparati e portatevi una maglietta di ricambio, se vi scorre ancora il sangue nelle vene è facile che ne abbiate bisogno.

Luca Calcagno – InYourEyes ‘zine 17/04/2019

Lo so si tratta del solito rock’n’roll ma dipende da come questo prezioso “oggetto sacro” viene trattato. Trattandosi dei quattro kamikaze non si hanno dubbi e il trattamento è ben curato. Il risultato è un scoppiettante e soprattutto irresistibile rock’n’roll.! “Campari & toothpaste” è il quarto lavoro, in nove anni, del gruppo capitanato dallo scozzese Andy Macfarlane (ex Hormonauts). In questo album il gruppo, con un nuovo batterista, è tornato ad un rock’n’roll più semplice ed il risultato è particolarmente riuscito se lo paragoniamo con il sound del passato. Il blues si sente maggiormente tra i tantissimi fuzz e tra momenti scoppiettanti ed eccitanti. Tra questi brani eccelle “Wolf” con chitarre aperte e lunghe, brano che fa il paio con le accelerazioni rock-blues di “Your money” e soprattutto con “Lord lord (My ass)“, un garage punk-blues che non ha nulla da invidiare al più sfrontato e sporco punk-blues revival degli anni ’90 d’oltreoceano. Calda e cinica “Smack” ammalia per la sua circolarità, tanto quanto l’omaggio al Roy Orbison di “Pretty woman” del surf-blues rocambolesco di “A hole in your soul“. Insomma tredici tracce impeccabili in grado di far ballare anche le mummie!

Vittorio Lanutti – Freak Out 25/10/2019


La band suona del “Vento divino di RNR”… come definizione calza bene ed è innovativa, ma chiamiamolo Rockabilly così ci intendiamo meglio. La band è giunta al quarto album e hanno calzato i palchi di tutta Europa, dalla mia amata Normandia a Berlino, da Palermo e Catania a Tenerife ecc… attivi dal 2010 la formazione di Andy Macfarlane, ex frontman degli Hormonauts alla voce e chitarra, Nicolò Fiori dei Gatta Molesta al contrabbasso, Peppe DeGregoriis alla batteria e Guy Portoghese (Guy e gli Specialisti) al sassofono. Questo disco vede l’arrivo del batterista Sandro Battistini, ex Horrible Porno Stuntman. Il disco si apre con la frenetica Pocket e poi si apre alla bellezza del classico Rockabilly che poi viene contaminato dal blues e da tanti altri generi. Mi piace tantissimo la ritmica di You Might not Know Me , la dolcezza del lupo in Wolf , la title track spazia un po’ nello psychobilly latineggiante, due le cover presenti, Graveyard Blues e No No No , mentre la ballatona Early Night mi piace e spezza in due il disco, una pausa bellissima. Lordy Lord (my ass) cattiva e malsana, sparatevi una Ice Cold Bear e poi ascoltateli dal vivo e sparatevi questo disco. Yeah!

Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 01/04/2019

Al quarto album l’infuocata miscela di rockabilly e psychobilly della band guidata dall’ex Hormonauts Andy McFarlane, fa di nuovo centro con tredici brani che non lasciano scampo. Anche se in “Campari & toothpaste” troviamo tanto altro, dal blues a ritmi latini ad una riuscitissima cover di “You don’t love me (No no no)” di Dawn Penn. Album fighissimo.

Antonio Bacciocchi – RadioCOOP 25/03/2019

Non c’è verso di star fermi o di occuparsi delle cose di casa con i Rock ‘N’ Roll Kamikazes.
Metti il cd nel lettore, alzi il volume del mixer e dalle casse esplode la quintessenza dell’euforia, del think positive, del cazzeggio, mentre l’ambiente circostante si trasforma, nell’immediato, in un episodio di Happy Days in anfetamina, con le suole che scottano e il sudore che scivola malizioso lungo la spina dorsale.
Le 13 tracce di questo “Campari & Toothpaste” rappresentano l’ennesimo mattone che Andy McFarlane (Hormonauts) e soci piazzano nel muro del Rock And Roll più carnale e viscerale: virano le tradizioni 50’s e Rockabilly in sonorità magmatiche che profumano di swamp blues e psychobilly, viziati però da attimi di lucida follia, balli sguaiati e, probabilmente, consumi eccessivi del suddetto Campari.
Che dire, bravo il quartetto romagnolo anche a consegnarci questo 4° album curato in ogni minimo particolare, artwork compreso. E, a proposito, tanti auguri a voi per il decennale di carriera alle porte.
Menzione speciale per la geniale cover “No No No (You Don’t Love Me) strappata all’originale di Dawn Penn.

Davide Monteverdi – Razzputin Crew Milano 27/04/2019

Ritrovarsi in pieno 2019 a riscoprire i ritmi del più scatenato rock’n’roll degli anni Cinquanta è un qualcosa di magico per chi in quell’epoca c’era e di assolutamente sorprendente per chi ha qualche anno in meno. The Rock’n’Roll Kamikazes è un gruppo non nuovo a queste performances che si conferma nella sia incredibile dimensione anche con l’ultimo album intitolato “Campari & Toothpaste” inciso per l’etichetta Area Pirata.

Tredici tracce scatenate e scatenanti perché neppure un paralitico riuscirebbe a non muoversi al cospetto di ritmi che non hanno solo il sapore di un revival fine a sé stesso, ma si avvalgono di musicalità nuove, effetti diversi, rinnovata energia per proporre atmosfere intramontabili. Per questa incredibile band, si tratta del quarto album, ma anche della prosecuzione di un percorso passato attraverso tante vicissitudini, cambi e recuperi di rotta, sostituzione di musicisti con l’obiettivo di non tradire mai lo spirito del gruppo. Il ritorno al rock’n’roll più puro con quest’ultimo lavoro non avrebbe potuto non risentire delle passate incursioni musicali, tant’è che alcuni brani guardano al blues con malcelata simpatia, sia pur sempre con ritmi scatenati, attenuati solo dalla ballata “Early Night”. Insomma, un disco da ascoltare tutto d’un fiato, dal quale traspare evidente l’esperienza di collaudati musicisti che hanno ancora tanta voglia di divertirsi e di divertire. Il che fa di questo lavoro, con il genere di riferimento al quale fa capo, un qualcosa di unico, fuori e dentro dal tempo, contemporaneamente, ma soprattutto estremamente fruibile non passando attraverso i facili percorsi della banalità, ma facendo rivivere, con una struttura musicale contemporanea, atmosfere di un passato rimasto incancellabile

Giorgio Pezzana – MusicaMag 13/06/2019

Sous cette magnifique pochette se trouve un formidable album bénéficiant d’un son clinquant, précis, clair, puissant et parfois même destructeur !
Comme le nom de ce groupe le suggère on navigue dans une ambiance très 50’s R’n’R tirant vers le Rockabilly, le Surf, le Hillbilly tout en ayant le swing de la musique de cocktail !
Parfois on n’est pas loin de l’esprit de ce que fait le Brian Setzer Orchestra, et sur les moments les plus durs ça peut ramener vers l’Angleterre des 80’s/early 90’s avec des côté plus musclés.
Les italiens ont le sens du détails qui tuent (regardez bien la pochette, et ce titre d’album… ils avaient déjà mis la barre très haute avec ce nom de groupe) et ça se ressent dans leur musique qui avec peu de moyens et d’instruments donne un grand sentiment de diversité et de liberté (ce qui est extrêmement rare dans une scène si friand de craquants).
Sur ce 4ème album ils se jouent des convenances et semblent se balader en toutes libertées dans leurs influences pour créer du pur Rock’n’Roll Kamikazes !

Bertrand Tappaz – Chronique 2018 – 09/04/2019 – VOIX DE GARAGE GRENOBLE

Interviste: