Los Infartos El Narco Ritmo

10″EP
Maggio 2019
Tiratura: 300 copie <br

Formato: Tag
Etichetta: Area Pirata

15.00

70 disponibili

Los Infartos El Narco Ritmo

(Adrenaline Rock’n’roll, fuzzy guitars and tight rhythm, crossed by psychedelia and 80-year-old punk derivations to a pure garage punk attitude. Fuzz maniacs and worshipers of the beat culture, their favorite crime scene is the stage. A raw and immediate live … to make your heart explode from your chest!)Rock’n’n’roll adrenalinico, chitarre distorte e ritmo serrato, in un mix tra psichedelia e contaminazioni punk, con un attitudine garage punk pura. Fuzz maniaci e adoratori della cultura beat, la loro scena del crimine preferita è il palcoscenico. Un live crudo e immediato….per far esplodere il cuore dal petto!

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Recensioni:

Non si sprecano i Los Infartos da Teramo, giunti solo al secondo singolo in quattro anni dimostrando che hanno di meglio da fare che realizzare dischi. Ma quando lo fanno, ti strapazzano a dovere.

El Narco Ritmo lo fa con quattro pezzi dove punk, garage e Hammond-beat sconfinano uno nell’altro. Attenti, che con l’età che galoppa il rischio di farvi venire un infarto lo correte davvero.

Lys Di Mauro 31/05/2019

Ma le recensioni son come i fiori nascon da sole e sono come i sogni, citazione, vediamo se indovinate di chi. Ok, falsa partenza, vediamo di essere (semi) seri, ogni pezzo che scrivo parte con un incipit seguito da una descrizione sommaria dei pezzi per chiudersi con una frase di commiato che solitamente vorrebbe invogliare il lettore ad accostarsi al disco in questione.

Nel caso dei Los Infartos avevo – nel mio piccolo – studiato un piccolo intro nonché – essendo persona assennata e previdente – mi sono andato a rileggere il mio articolo riguardante il loro primo singolo e datato agosto 2017 e ho capito che avrei voluto scrivere più o meno le stesse cose vergate in quell’occasione.

Breve conciliabolo all’interno della mia mente ed è risultato che, chissenefrega, certe cose vanno ridette e quindi ve le ridico i nostri hanno un bel nome, il loro disco ha una bella copertina ( e in questo caso pure un gran titolo) e la loro proposta è incendiaria e attitudinalmente inattaccabile. Rispetto alla precedente uscita in questo caso i pezzi sono quattro divisi in egual misura sulle due facciate di questo 10″.

Sulla facciata a un intro di basso apre Surf Dakota pezzo nel quale un incedere anfetaminico vede alternarsi momenti più ariosi ad atmosfere più minacciose, segue The Man Who Lives There nella quale emerge il lato più (power) pop della band che si dimostra capace di sviluppare un discorso melodico tutt’altro che scontato, diciamo una potenziale hit per l’isola che non c’è. Ma se la prima facciata è di alto livello e sul lato b che gli infartuati sparano le loro cartucce migliori vale a Karrrate Bilbao – della quale avevo già parlato in occasione della mia recensione della compila Adriatic Ghost Sounds – un pezzo di garage punk che vola alto nel cielo di questo giugno assolato, una canzone che (visto il cantato in spagnolo) avrebbero potuto incidere i Doctor Explosion e Sadistic Soul che , mi si scusi se uso una citazione già adoperata parlando di questo quartetto, rimanda alle atmosfere dell’immenso Brian Auger…e non aggiungerei altro.

Grande oggetto, i 10″ sono magnifici almeno quanto i singoli, e grandi brani, per chi scrive disco garage italiano dell’anno, almeno sino a questi primi sei mesi, se ne deduce facilmente che l’acquisto, per chi ama questo tipo di cose, dovrebbe scattare automatico

Luca Calcagno – InYourEyes ‘zine 07/06/2019

 

Non ho la più pallida idea di chi siano i Los Infartos, ma dai nomi dei componenti stampati sul retro di copertina direi che non si tratta di una band spagnola (come suggerirebbero invece il moniker e il titolo di questo singolo). Ciò che mi interessa, comunque, è quello che questi quattro brutti ceffi suonano: un vigoroso garage-beat alla vecchia, con fuzz a profusione. Suoni martellanti, voce che gracchia come un uccellaccio del malaugurio e quattro pezzi da infarto (appunto). Il singolo, due canzoni per lato, porta il marchio di Area Pirata e oltre ai rimandi anni Sessanta – quelli americani e più sfrenati, insomma quelli che piacciono a me – ha un’innegabile attitudine punk (ascoltatevi “Karrate Bilbao” e poi mi dite). Ma al di là delle solite chiacchiere il consiglio che mi sento di darvi è: mollate subito questa recensione e procuratevi al più presto questo 45 giri da sturbo.

Diego Curcio – Hello Bastards blog 19/06/2019

Tenetevi ben stretti perché qui c’è da volare peggio che essere su uno sgangherato ottovolante. Quattro brani pregni di rock’n’roll ad alta gradazione di adrenalina. Chitarre che trasudano distorsioni e una sezione ritmica dal ritmo serrato.

Dopo aver debuttato a novembre 2016 con il 7″ in vinile Another Face (3 brani), El Narco Ritmo è il loro secondo EP autoprodotto.

Cercate un mix di psichedelia, punk, beat e garage? Allora El Narco Ritmo dei Los Infartos è ciò che fa per voi!

Maurizio Galli- musicalmind 17/07/2019

Nel garage punk, i riferimenti ispanici sono spesso sinonimo di un approccio bizzarro e selvaggio. Poco importa se Teramo, geografia alla mano, non sara una cittadina del Messico: quel the conta alla fine e lo spirito e la voglia di divertirsi. “El Narco Ritmo” parte particolarmente agitato con l’hot rod di Surf Dakota e il rave up di The Man Who Lives There, tra Blues Brothers e Sonics. Karrrate Bilbao alza it livello di sguaiatezza ma per il finale, Los Infartos decidono di ricomporsi, senza abbandonare la pista, pennellando Sadistic Soul su frequenze Hammond beat. Con beneficio per le coronarie.

Voto: 7

Fabio Polvani – Blow Up #254-255 07-08/2019

Ispanicii? Peggio: abruzzesi giovani e veraci, immersi dalla testa ai Beatle boots nel sixties garage. Senza prendere fiato alternano armonizzazioni beat(lesiane), R&B e urla belluine alla Sonics (Surf Dakota, Karate Bilbao) con ad organo che batte più di una passeggiatrice della Bonifica del Tronto. Quattro pezzi incisi su un magnifico 10 ” di uno dei pochi gruppi garage italiani capaci di giocarsela all’estero.

Voto 77/100

Manuel Graziani – Rumore #329 – 06_2019

Con un pedigree di tutto rispetto i quattro teramani che formano i Los Infartos si esprimono con un garage-rock’n’roll-punk sferragliante, adrenalinico e mai domo. Il quartetto ha alle spalle esperienze nei e con: Electric Flashback, Tito and The Brain Suckers, Leighton Koizumi, Gangster Boogies, I Farabutti e Los Explosivos e in questo progetto capitalizza gran parte dell’esperienza accumulato in questi progetti.

“El narco infarto” è il loro secondo singolo, formato da quattro brani esplosivi. Si parte con i rock’n’roll frizzante e in crescendo di “Surf Dakota”, si continua con “The man who lives there” un garage veloce e frenetico, e con il serratissimo surf/hc/garage di “Karate Bilbao” si conclude con un finale funk con tanto di hammond. Insomma se passano dalle vostre parti tenetevi lontani da materiale infiammabile!

Vittorio Lanutti – RockOn.It – 02/10/2019

Ci sono voluti anni per avere tra le mani questo nuovo lavoro dei Los Infartos.
“El Narco Ritmo” esce infatti in formato 10″ a ben 36 mesi dal singolo precedente, con quattro bombe a carico di notevole impatto (“Karrrate Bilbao” hit dell’estate a furor di popolo), nel caso fosse necessario ribadire come gli attributi del quartetto di base a Teramo siano ormai giunti a sviluppo (quasi) completo. A ‘sto giro Los Infartos centrano ancor meglio la mira, buttando sul tavolo un impasto cattivello a base di Freak Punk, Garage Beat e Soul Psichedelico sporcato di Hammond e saturo delle peggiori intenzioni: insomma una ventata energica e postatomica buona per qualsiasi suburbia arrogante.
Adesso attendiamo il prossimo step, vale a dire la riconferma dei valori in campo nel classico formato Lp.

Davide Monteverdi – Razzputin Crew Milano 03/07/2019



Senza guardare le note di accompagnamento li ho messi su, non una volta ma dieci, venti e così via, ero convintissimo fossero spagnoli, no ma proprio NO! Sono abruzzesi e come pochi altri sanno miscelare esplosività, Fuzz non troppo ingombrante, una bella dose di RNR, The Man who live there spacca di brutto, quello stop and go continuo e quella voce strapazzata alla Sonics ti stroncano attutteccose! Karrrate Bilbao è il pezzo che mi coinvolgeva di più al primo ascolto, raga, tanta roba io ve lo dico, poi fate voi! Sadistic Soul chiude in bellezza come del resto Surf Dakota apre le danze! Bomba!

Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 01/07/2019

Con i quattro brani di “El Narco Ritmo” i teramani Los Infartos (nome e copertina inquietanti) riconducono al confortante ovile di un garage organistico dalle modalità frenetiche. Le convulse Surf Dakota, The Man Who Lives There e Karrrate Bilbao sono però ‘tagliate’ da piacevoli inserti vocali sixties-beat che ne attenuano un pò la tendenza punk. Che Los Infartos siano tendenzialmente eclettici è ben dimostrato dai cinque minuti e passa di Sadistic Soul, che inaspettatamente riescono ad approdare a sonorità addirittura di matrice lounge.

Pasquale Boffoli – Rockmates blog 27/07/2019

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