Gli anni Ottanta non sono stati solo quelli degli yuppies e della “Milano da bere”, di DJ Television e del Pentapartito al governo. Dietro la loro facciata superficiale scorreva una straordinaria creatività sotterranea che, lontana dai circuiti ufficiali, diede vita a una scena musicale ricca di talenti, idee ed energia.
Eighties Colours ripercorre tutte le tappe del movimento neosixties che per sei anni rivitalizzò la scena musicale italiana: un circuito indipendente da cui uscirono decine di dischi, cassette, fanzine e grazie al quale vennero organizzati concerti e tour.
Attraverso la viva voce dei protagonisti di allora e una minuziosa critica discografica, questo libro ci trascina nell’atmosfera di febbrile eccitazione, entusiasmo e spontaneità di quegli anni irripetibili e naïf.
La nuova edizione di Eighties Colours è arricchita da una nuova introduzione, ampliata da un ulteriore capitolo e comprende una dettagliatissima discografia aggiornata al 2025.
UN RACCONTO DETTAGLIATO DELL’EFFERVESCENTE SCENA NEOSIXTIES ITALIANA DEGLI ANNI OTTANTA.
Stanchi tanto dei dogmi della politica quanto delle atmosfere algide e oscure del post-punk, tra il 1985 e il 1990 centinaia di giovani decisero di voltarsi indietro e guardare ai Sixties come inesauribile fonte di ispirazione. Decisero di celebrare la gioia di vivere, ritornando alle radici più pure del rock’n’roll attraverso la riscoperta di oscure formazioni americane e inglesi degli anni Sessanta.
Come i loro coetanei d’Oltreoceano o della fredda Scandinavia, si fecero crescere i capelli e li acconciarono a caschetto, iniziarono a indossare camicie paisley e sfoggiare i Chelsea boots, gli stivaletti a punta in voga ai tempi dei Beatles. Ma soprattutto imbracciarono gli strumenti e li accordarono sui meravigliosi suoni di due decenni prima: l’urgenza espressiva del garage, la vitalità del beat, il fascino multicolore della psichedelia.