The Secret Tape The Secret Tape

7″Ep + CD
Novembre 2014
Tiratura: 200 copie
(30 etichetta bianca – SOLD OUT)

–COPRODUZIONE–

Formato: Tag
Etichetta: Area Pirata

6.00

Esaurito

The Secret Tape The Secret Tape

(A new record for Area Pirata and White zoo that is a debut and rebirth for Secret Tape.

Four tracks first of all played for fun. A tribute to the new garage-rock (Black Lips, Ty Segall &co.) mixed with good old days Libertines sound.

The result is the new garage sound widespread lately also in Europe, the Secret Tape are the Italian young spokesman!)Un nuovo un disco su Area Pirata e White Zoo che è un nuovo inizio ma anche un esordio.

Quattro tracce che vogliono essere in primo luogo divertenti. Un tributo ai padri del garage-rock che suona attuale tra Ty Segall &co. e i Libertines dei tempi migliori, ormai scalzati da quei cattivi ragazzi dei Black Lips.

Sempre meno Inghilterra per un suono che sta prendendo piede in tutta Europa e di cui I Secret Tape si fanno giovani portavoce italiani.

Tracklist:
Side A
1 I Got You
2 Mad Modern Guy

Side B
1 Blow
2 Almighty dollar

Il MCd allegato contiene anche 2 bonus track*:
The Wagon* (1), I Got You (2), Mad Modern Guy (3), Blow (4), Paul’s Got The Beat* (5) e Almighty Dollar (6)

Consigliato:

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Recensioni:

Segnatevi il loro nome: Secret Tape, da Fornovo Taro. Suonano un garage-punk scassato alla Gories ma non disdegnano passaggi ’77. Questo loro esordio ci dice che non tutti imbracciano le chitarre con l’obiettivo di suonare al Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma. C’è anche chi suona perchè, sa che il rock è nato per spaventare i genitori. I Secret Tape mettono in pratica questo concetto base.

Voto 8
Luca Frazzi – Rumore #274 11/2014

 

I Secret tape mi piacciono, tanto! Non so molto di loro ma queste poche tracce spaccano di brutto, a me ricordano di tutto, dai Sick rose arrivando ai Black Lips passando per Graveddiger V e Gories, hai detto poco… ascoltatevi I Got You e Mad Modern Guy , due perle spettacolari! Non vi basta? Sparatevi Almighty Dollar e Blow …so riconoscere una band coi contro coglioni e questa è una di quelle… hanno tutte le carte in regola per diventare una grande, grandissima band…vi prego tenetemi informato! Belli davvero! Molto!

Stefano Ballini – Trippa Shake 11/2014

 

Dalla terra del parmigiano, del maiale imperatore della cucina e di molti fermenti musicali sotterranei (siamo in provincia di Parma) arrivano i The Secret Tape, con un ep a 7″ tanto breve quanto piacevole e rinfrescante . Se non fosse che mi rammarico del ritardo nel recensirlo, devo dire che sono felice di averlo ascoltato in questi giorni di risacca post orgia festiva… vedere gli zombie che si trascinano coi postumi del veglionissimo o dell’apericenone mentre tu ti senti questi sei pezzi (quattro nella versione vinilica, sei in quella cd, che è allegata al disco!) in cuffia per strada è un’esperienza da fare.
Ottime canzoni che shakerano insieme il miglior punk’n’roll lo-fi di stampo statunitense, attimi di punk settantasettino melodico – diciamo alla Boys e geniacci simili – e una buona dose di pop britannico tanto di ispirazione Sixties, quanto Britpop anni Novanta. Il tutto senza trascurare qualche influenza contemporanea alla Ty Segall e compari della scena neogarage del terzo millennio.
Il risultato è fresco, godibile e coinvolgente. Forse a tratti c’è un tocco di zucchero di troppo, rispetto ai miei gusti, ma di fronte a un entusiasmo e a una genuinità così non resta che prendere atto di quanto di buono questi ragazzi sanno fare.
Facciamoli suonare, andiamoli a vedere. E compriamo il disco, che è un oggetto davvero bello… per non parlare degli adesivi!

VinylHunter – Black Milk magazine 02/01/2015

Sfrontati ed immediati The secret tape , riprendono il garage’n’roll degli anni ’60 sporcandolo di irruenza punk, allo stesso modo con cui maltratta il surf Ty Segall o il r’n’b Mike Collins con i Dirtbombs.
Quattro brani che fanno smuovere il culo a chiunque, irresistibili, roteanti e circolari, tra beat aggressivi, garage-blues e stomp blues tra Bo Diddley e i Them.
Questi quattro ragazzi parmensi hanno l’irruenza dell’adolescente, la velocità del punk e la nostalgia dei ’60.

Vittorio Lanutti – RockOn.It Webzine 13/01/2015

Io adoro i 7″! Hanno il sapore “antico” della mia giovinezza di quando, a vent’anni, bazzicavo (molto più di ora) i piccoli concerti con i loro banchetti pieni di quei piccoli pezzi di plastica (dicesi vinili) ricchi di magia e venduti a poche migliaia di lire (spesso prezzo imposto) e che, oggi, li si trova “offerti” a centinaia di euro per i gonzi collezionisti di feticci … scusate lo sfogo sto decisamente andando fuori tema.

E’ ovvio, quindi, che ogni volta che mi arriva un 7″ di cui parlare mi si apra letteralmente il cuore.
Se poi il dischetto in questione ha una bella copertina e contiene quattro canzoni davvero riuscite, la mia soddisfazione si fa ancor più grande.
Non si può infatti che dirne bene di questa band parmense, capace di fondere energia e melodia proponendo brani freschi e frizzanti che sanno del miglior passato ma che, al contempo, suonano attualissimi.
Sul lato A si possono ascoltare I Got You , che ricorda i Black Lips della svolta melodica, quelli per intenderci di un disco favoloso quale “Arabia Mountain”, e Mad Modern Guy , che suona invece molto più british affondando le proprie radici nel sixtes-sound degli Who e degli Small Faces, per arrivare ai migliori Oasis e Blur.
Sul lato B, invece, si trovano il garage tinto di pop di Blow , che rimanda ad una band favolosa quali i Buzzcocks, e Almighty Dollar , che a me ha ricordato i primi Strokes ma alle prese con droghe migliori.
Già vi vedo, piccoli radical-chic, arricciare il naso di fronte a nomi quali Oasis, Blur e Strokes, miseri tapini per i quali bisogna sempre citare i nomi più oscuri altrimenti non si è abbastanza cool: questi problemi li lascio a voi e alle vostre misere esistenze.
Allegato al prezioso singoletto, stampato in edizione limitata a 200 copie, troverete un mini-cd che, oltre ai quattro pezzi di cui ho parlato, contiene anche una breve intro di convincente efficacia e della durata di poco inferiore al minuto ed un pezzo finale più sinuoso che ne sa di punk-rock newyorkese anni ’70, se volete salvare il vinile potete barbarizzare questo.
In vista di un intero lp, acquistate questo singolo perché il giorno che saranno gli americani a dire di aver scoperto i The Secret Tape , voi potrete sempre dire che ci eravate arrivati prima di loro.

Voto 7,50/10

Il Santo – Indie-Eye.it 19/01/2015

Interviste: