The Classmates – Between The Lines

LP
Settembre 2017
Tiratura: 300 copie

Formato: Tag
Etichetta: Area Pirata

15.00

8 disponibili

The Classmates – Between The Lines

Siamo qui, orgogliosi, a presentare il nuovo album dei The Classmates! Dopo l’ottimo esordio datato 2015, nel gennaio e nel dicembre 2016 il gruppo bolognese è finalmente rientrato in studio e con l’aiuto di Matt Bordin, all’Outside Inside Studio di Montebelluna (TV), ha terminato le 10 tracce che compongono l’album. La masterizzazione di Carl Staff – Staff Mastering – a Chicago è solo la ciliegina sulla torta. “Between the lines” ci consegna una band matura che si muove nei meandri del pre-punk ripercorrendo a ritroso gli insegnamenti dei padri del garage, sino ad arrivare a quel connubio di punk e power pop che ha reso leggendari i Buzzcocks, qui tirati a mille e shakerati. Non manca infine qualche ballad che sembra uscita dalla penna di Paul Collins.

Consigliato:

HAI SENTITO IL DISCO?

Recensioni:

Il power pop ha un muro di recinsione così basso che chiunque può scavalcare.

Una volta dentro il recinto non è però detto che tutti sappiano come lasciare il proprio segno su quei muri scrostati. Un segno che possa giustificare una seconda incursione. Ci riescono benissimo i bolognesi Classmates cui pecca soltanto la scelta di copertine più adeguate che possano permettere al negoziante un po’ rimbambito di sistemare i loro dischi nello scaffale giusto e al neofita di identificare subito quello che quei solchi contengono: punk e power-pop uniti o disgiunti, come se, dentro quel recinto, il terzetto italiano avesse scelto di piantare il proprio stendardo accanto alle bandiere degli Undertones e dei Vibrators.

Le loro nuove dieci canzoni hanno tutti gli ingredienti giusti per fare di Between the Lines una collezione power-pop esplosiva. Armonie collose come chewingum, chitarre che mediano tra aggressività e scioltezza melodica e un senso di eterna incoscienza e teppismo teenager, di quelle che ti permettono ancora di scavalcare e di pisciare su ogni muro. Insegnando agli adulti che i muri a quello servono.

Lys Di Mauro 18/10/2017

Quello dei Classmates è un cd che da qualche giorno mi accompagna regolarmente nei miei viaggi in auto.

Perché?
Perché i dieci pezzi che lo compongono si lasciano ascoltare davvero molto bene.
Perché si tratta di Power pop punk incazzato, classe 1976, e dunque con evidenti radici garage, e questo mi piace.
Perché i Classmates sono un trio che non si vergogna di mostrare la propria voglia di evoluzione stilistica rispetto alle proprie radici punk, ed apre anche a una ballata romantica (“A Long Distance Call”, uno dei 2 brani cantati da Ottavia).
E poi perché amo roba tipo Undertones e Buzzcocks, gruppi a cui i Bolognesi, giunti al secondo album (sempre su Area Pirata) si ispirano apertamente.
Tra i 10 brani, registrati in due momenti diversi a inizio e fine 2016, segnalo senza dubbio la opening track (“Clerks”), così come “City Lights” (forse il pezzo più punk del disco, in cui Undertones e Buzzcocks mostrano chiaramente la propria influenza….) e “You Move”, colonna sonora da party selvaggio anni 60. Ma il pezzo che preferisco è senza dubbio la conclusiva “Animals”, che funge da classica ciliegina sulla torta.
“I know it’s only rock ‘n’ roll but I like it, like it, yes, I do”

Voto: 4/5
Riki Signorini – Ribelli a Vita Blog 20/10/2017

Premessa alla recensione n°1: Definitemi un paraculo se volete, pensate tranquillamente che sia sul libro paga di Jacopo e Tiziano ma per quanto mi riguarda tutto quello che esce per Area Pirata è più che buono, in molti casi ottimo.

Permessa alla recensione n°2: Io non sono un recensore, tanto meno un giornalista musicale, io faccio parte della scena e mi adopero perché questa cresca e prosperi, non aspettatevi perciò giudizi nelle mie righe ma descrizioni e emozioni.

Bene espletate le formalità di rito, ma non per questo meno importanti e sentite, passerò ad occuparmi di questo secondo album degli ottimi Classmates che se già con il loro esordio avevano colpito l’obbiettivo di divertire e stimolare chi li ascolta con questa loro nuova uscita fanno un ulteriore passo avanti dimostrando tutta la loro freschezza e facilità compositiva.

Il compito di aprire le danze spetta alla grintosa Clerk dove sembra di ascoltare i Buzzcocks lanciati in una folle corsa sulla Salerno-Reggio Calabria. Ma tutti i pezzi di questo Between The Lines sono degni di nota vi basti ascoltare Livin’On in odore dei migliori Jam, il glam (per la band sino ad ora mai sfiorato) di You Move, il power-pop ultra energico alla Exploding Hearts di City Lights, il pop tout court di A Long Distance Call tanto ispirato da non sfigurare al cospetto di veri e propri maestri del genere quali Smithereens o dB’s per chiudere con il perfetto connubio tra pop e punk di Animals nella quale i cori supportano il tutto e donano al pezzo un’immediatezza che in pochi sanno creare.

I nostri sono capaci come in pochi sanno fare, e d’altronde non è per nulla semplice, a dosare nelle giuste quantità energia, rabbia, melodia e freschezza e a chi pensa che in questo campo eccellano soltanto americani inglesi o australiani consiglio un bella cura a base di Classmates, se dopo almeno una dozzina di ascolti non avessero ancora cambiato idea direi che si tratti di un caso di malafede o di semplice miopia preconcetta.

Il tutto dura poco meno i mezz’ora, ed è giusto che sia così, e rimettere la puntina all’inizio dei solchi è un istinto al quale è difficile resistere.

P.S.: Se proprio vogliamo cercare il celeberrimo pelo nell’uovo per la copertina ci si poteva mettere un po’ più di impegno…dai perdonati.

Voto 8/10
Luca Calcagno – IYE.ezine 02/11/2017

La band bolognese bissa l’esordio del 2015 con un nuovo album di esaltante mix di punk rock primigenio e power pop. Undertones, Saints, Buzzcocks, un pizzico di Ramones, un approccio urgente, semplice, diretto. Dieci brani che travolgono per freschezza e immediatezza, ben composti e ben fatti.

Tony Face – Blog 07/11/2017

 

Bolognesi e sani come i migliori tortellini i Classmates hanno masterizzato questo nuovo lavoro in Chicago by Carl Staff ed il risultato è direi molto buono. La referenza Buzzcocks e anche Jam calza abbastanza bene, forse i Classmates sono un attimino più fluidi e scorrono in velocità…già con What’s the Matter with Me e la successiva Secret Party si capisce l’intelaiatura del disco. La ballatona non poteva mancare ed è anche notevole, si intitola A Long Distance Call, per finire in bellezza e stile oltre che energia ci voleva Closet o Your Eyes. Un mix di pop, rock’n’roll energia e quando sembra che tutto esploda rientrano in carreggiata, un bel disco! Assolutamente da ascoltare.

Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 02/12/2017

 

Album grintoso questo “Between The Lines” dei bolognesi The Classmates, il secondo per l’esattezza dopo l’esordio del 2015. 10 tracce registrate e masterizzate tra Treviso e Chicago che ci restituiscono un power trio che maneggia con personalità spiccata del materiale altamente (e positivamente) radioattivo.
Muovendosi tra i meandri spigolosi e affascinanti di certo glam rock e pre punk, per sconfinare senza vergogna alcuna in territori garage e power pop, “Between The Lines” soddisfa infatti tutte le aspettative candidandosi anche come ottimo prodotto italico da esportazione, trainato fin dall’incipit “Clerk” con un piglio che la dice lunga sulle velleità della band.

Davide Monteverdi – Razzputin Crew Milano 28/12/2017

Dopo il self titled del 2015, “Between The Lines” è il titolo del secondo album dei The Classmates, terzetto bolognese.
L’album è uscito a settembre dell’anno appena finito per Area Pirata Records e si forma di 10 pezzi in cui il power trio emiliano dimostra di saper ben amalgamare punk, pop e garage.
Si parte con la tirata Clerk che, sia per ritmo che per sound, mi ricorda una band molto lontana dai Classmates come i Night Birds, mentre la traccia successiva, What’s The Matter With Me, è in puro stile Buzzcocks (band maestra nell’unire punk rock e pop).
Rincontriamo il punk-rock/punk’n’roll in City Lights, Close to Your Eyes e la conclusiva Animals pezzi in 4/4 taglienti e incisivi sin dal primo ascolto.
Interessanti anche le tracce che si spostano verso il garage come Livin’ On e You Move, così come interessante risulta l’unico rallentamento di “Between The Lines“, ovvero quella A Long Distance Call caratterizzata da chitarre acustiche e dalla voce femminile.
Bella scoperta i The Classmates, consigliatissimi.

Matteo Paganelli – Punkadeka Webmagazine 08/01/2018

 

Pensiamo alla Bologna d’inizio anni ottanta, il Punk è già arrivato e l’anticonformismo (spesso solo nel look) lo si può facilmente notare facendosi un giro in Piazza Maggiore. Trasportiamo ora il tutto ai giorni nostri passando per il versante più Pop della faccenda; dunque Ramones, Buzzcocks e perché no Screeching Weasel.
I The Classmates arrivano al secondo lavoro dopo le buone impressioni riscosse con l’esordio datato 2015 e lo fanno alzando i ritmi senza dimenticare quell’impatto melodico che da Forest Hills (Ramones) ha fatto il giro del mondo. Dall’assalto d’apertura in pieno stile Weasel (“Clerk“), passando per lo splendido Power-Pop di “What’s The Matter With Me” e “Secret Party“, i nostri non disdegnano neppure l’approccio inglese alla materia – “Livin’ On“. “City Lights” per certi versi porta alla mente le dinamiche care ai romani Giuda, mentre il Garage-Rock fa capolino dalle note di “Buildings“. Ricordo che nei novanta, con il ritorno forte della Ramones-mania, si sarebbero fatte carte false per un live act del genere: per me, da allora, non è cambiato assolutamente nulla, non so per voi.

Alessandro Rossi – Sbrang! 19/01/2018

 

Dopo l’ottimo esordio di tre anni fa i tre compagni tornano in classe per incidere dieci brani di puro pre-punk/power pop tiratissimo e senza fronzoli. “Between the lines”, infatti, si caratterizza per la velocità, i ritornelli molto catchy ed un sound che si pone esattamente in mezzo tra il punk settantasettino e l’orecchiabilità del pop.
Per quanto il trio sia devoto ai Buzzcocks, molti brani evocano Ramones e glam rock. L’iniziale “Clerk”, infatti, è un rocambolesco punk ramonesiano mentre con “Livin’ on”, “Close to my eyes” e “Animals” emergono i riferimenti ai Buzzcocks con quel pop-punk’77 serrato, veloce e shakerato. Irresistibile risulta il punk’n’roll di “You move”, così come la rocambolesca e serrate “City lights”. Per quest’anno i tre studenti sono promossi!

Vittorio Lanutti – Freak Out 28/03/2018

Interviste: