Radio Zero Get Out of My Life Woman

L’etichetta toscana Area Pirata (che per la cronaca sta per dare alle stampe il fantomatico LP dei Not Moving Land of Nothing, registrato nell’84 e mai pubblicato) propone il 10″ d’esordio di una nuova formazione versiliana votata al culto Stooges-Birdman
Si tratta dei Radio Zero, che di primo pelo non sono (in formazione ci sono ex-membri di una delle formazioni più attive del sixties-revival italiano anni ottanta, i Polvere di Pinguino), ma che a tante giovani bands (perdonate l’involontario gioco di parole) la polvere fanno ancora mangiare.
Visti di spalla ai Fuzztones mi avevano fatto una buona impressione, ma con questo 10″ correggono il tiro e fanno emergere tutta la loro esperienza, che si traduce in sette brani di cupo, appassionato, corposo punk’n’roll che deve molto, se non tutto, alla coppia Younger-Tek, e che in alcuni episodi (Radio Zero, R’n’R Monkees, B Song) strappa la lode. Buona anche la cover di Get Out Of My Life Woman, bella e approriata la copertina, firmata Bad Trip.

Manuel Graziani – Rumore 02/03

E meno male che ogni tanto spuntano fuori anche nuove leve che non si adeguano all’andazzo.
E’ il caso degli spezzini Radio Zero, che danno alle stampe questo 10″ per l’etichetta Area Pirata dell’ex-chitarrista dei Peawees, Jacopo.
Ottime le influenze, che partono dai Radio Birdman per finire a Sonics e Fuzztones.
Sette brani di puro rock’n’roll, compresa una cover di un classico del blues (che poi dà il titolo all’Ep), su vinile e copertina disegnata dal mitico prof. Bad Trip. Roba di lusso in questi noiosi tempi di omologazione assoluta.

Be Nice to Mommy ‘zine 07/03

Era da un po’ di tempo che non si sentiva in giro un sound del genere, un sound antico, un sound degli anni ’70/’80. Oramai in questi ultimi periodi con le varie mode momentanee di generi come l’emo e il pop punk, i vecchi generi, quelli di base, erano stati messi da parte, erano stati scartati dalla stragrande maggioranza dei gruppi, finalmente però una lieta notizia, un gruppo controcorrente, un gruppo che anche col passar del tempo, propone nella propria musica dei suoni vecchi, antichi, primordiali, che francamente mancavano.
I Radio Zero, prodotti dall’Area Pirata, sono tutto questo, e forse anche molto di più, il loro punk preistorico è un vero toccasana per le mie orecchie, è vero, in un mondo di falsi, è roboante, è una vera scintilla di purificazione e dannazione.
Sanno mescolare un po’ di tutto, sopratutto il punk 77, con il rock’n’roll anni ’70, riuscendoci alla fine piuttosto bene. I loro punti di riferimento sono senz’altro gruppi come Misfits, Fuzztones, Ramones, e tutto il filone seguente, anche quello dell’hardcore made in Italy.
E’ carico questo album, pieno di pazzia collaterale, sembrano dei fantasisti da stazione, degli artisti poveri da strada, dei punkettari della contestazione. Iniettano un po’ di tutto nelle loro creazione, anche del garage, inquinato spesso e volentieri da chicchi di rock puro. La loro specialità, sta nel creare tutto con gran facilità, in questo sembrano maestri, nei sette brani presenti, non calano mai di tensione, sono sempre allerta, puliscono e risolvono tutto in un batter d’occhio. Tracce crude ma vere, proprio come Why, B Song e Radio Zero.

Piff – Passione Alternativa webzine 02/04

Una punk’n’roll band al debutto. Si sente l’influenza di Radio Birdman e di altre formazioni della metà degli anni Settanta (B Song ad esempio ha un sound molto vicino a quello degli Stooges, soprattutto per quanto riguarda certi riff di chitarra ed alcuni soli con il wah-wah; R’n’R Monkees invece sembra aver assimilato bene la lezione di New York Dolls e Heartbreakers; mentre in Why è possibile cogliere echi dei primi Misfits).

In Surfing Zero e Get Out of My Life Woman le sonorità si spostano verso il garage e a tratti i Radio Zero fanno qualche escursione nei Sixties (da notare gli interventi di armonica e il theremin in Why), ma il risultato ha comuqnue un sapore molto ’70 e la band dimostra di ispirarsi a chi ha rielaborato e riproposto il sound dei Settanta (Surfing Zero, a parte, il cantato deve molto ai Cramps).

Vincenzo Merola – Vintage! 04/04