No Strange – Cristalli Sognanti

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Etichetta: Psych-Out Records

24.00

3 disponibili

No Strange – Cristalli Sognanti

LP LTD/500 + Poster
Psych-Out Records – PO-33025

Ebbene sì, il combo torinese attivo dalla fine degli anni ’70 e guidato da Alberto Ezzu e Salvatore ‘Ursus’ D’Urso, ci regala un nuovo album e ci fa sognare ancora, immersi nel loro sound onirico e ammaliante.
La versione di Area Pirata è un digipack tre ante disegnato dallo stesso Ursus, mentre la versione vinile è a cura della Psych Out in edizione limitata a 500 copie!
Ma lasciamo le presentazioni a Roberto Calabrò, Eddy Cilia e Tony Face che hanno recensito in anteprima questo ‘Cristalli Sognanti’.

Ci deve essere da qualche parte, nel vasto “universo”, un altro mondo in cui “Gli occhi”, folk-beat dalla melodia invincibile, è uscito su singolo per una multinazionale ed è schizzato al numero uno in classifica, e Salvatore D’Urso è andato a eseguirlo con Alberto Ezzu e gli altri sodali del tempo a “Discoring”. Così facendo, ha trasformato i tardi ’80 in una seconda Estate dell’Amore. In questo nostro mondo imperfetto, No Strange avevano fatto finora tre album e mezzo (il mezzo una facciata live sul doppio “Oracolo”) di musica elettroacustica di sensazionale forza visionaria, a un crocevia incontro di beat, psichedelia, progressive e influenze etniche. Oggetti di culto per fortunati possessori sparsi ovunque per il globo. Il quarto ce l’hanno fatto attendere due tondi decenni e non so mica se mi va di perdonarli. Riascolto questi brani quelle altre dieci o venti volte e vi saprò dire.
Eddy Cilia

Forse qualcuno crede ancora che la “psichedelia” appartenga ad un passato remoto, lontano e non riproponibile.
Con questo album i NO STRANGE dimostrano che quel sound non ha epoca, può tranquillamente evolversi, attingendo dal passato e creando un suono attuale, soprattutto personale e moderno.
Non c’è alcuna autoreferenzialità nè tantomeno un’attitudine nostalgica, ma solo uno sguardo il più ampio possibile verso il presente e il futuro.
Il suono è fresco, il mood energico, abbonda la creatività e i riferimenti non sono mai palesi, ma lasciati sottopelle a solleticare la nostra capacità di percepirli.
Un album che ci voleva, che mancava e che va a riempire un vuoto.
Che ci permette di poter dire che non si tratta nemmeno più di “psichedelia”, ma semplicemente dei No Strange.
Tony Face

IL RITORNO DEI NO STRANGE: TURN ON, TUNE IN, DROP OUT
Era da un tempo lontano, quasi tre lustri, che si erano perse le tracce dei No Strange. Esattamente dal 1998 quando, dopo diverse stagioni di silenzio, vide la luce un mini-Cd intitolato Medusa. Poi fu di nuovo silenzio. Ora una delle formazioni più oscure e misteriose dell’underground italiano è tornata a far parlare di sé. Salvatore “Ursus” D’Urso e Alberto Ezzu hanno ricostituito la creatura con la quale durante la felice stagione neo-Sixties avevano realizzato alcune pietre miliari della psichedelia tricolore: gli album No Strange (1985), L’Universo (1987) e Flora di Romi (1991), oltre al sette pollici White Bird/Fiori Risplendenti (1986).
A tredici anni dall’ultimo sussulto discografico i No Strange sono tornati in pista: oltre ai due fondatori, sono della partita altri musicisti “psychoattivi” che avevano fatto parte del gruppo nelle varie incarnazioni passate (Tony D’Urso, Pino e Lucio Molinari, Paolo Avataneo, Laura Tommasi), con la “new entry” Rosalba Guastella. Hanno ripreso brani vecchi e ne hanno creati di nuovi, presentandoli in una breve striscia di concerti assai apprezzati dal pubblico underground.
Adesso finalmente è giunto il momento di ascoltare il loro nuovissimo album Cristalli sognanti, che si ricongiunge idealmente con le precedenti prove della leggendaria formazione torinese. Un disco che riparte laddove i No Strange avevano interrotto il loro affascinante percorso artistico e apre nuove porte per inoltrarsi in caleidoscopici territori sonori. Psichedelia, si dirà. Musica per esplorare le infinite possibilità della nostra mente immaginifica. Musica per viaggiare.
Il sound dei No Strange assume, come sempre, dei contorni personali in cui i vari riferimenti musicali a scene e situazioni del passato – la psichedelia italiana di fine Sessanta, i “corrieri cosmici” tedeschi, l’attrazione per l’Oriente – si fondono per creare una miscela dal fascino assolutamente peculiare. Più che un disco comunemente inteso, Cristalli sognanti è un viaggio in cui lasciarsi trasportare: dalla dolcezza rarefatta di Aria alla (quasi) strumentale Sulle onde.
In mezzo ci si trova di fronte a esplosioni cromatiche (Riscopro i colori), progressioni lisergiche (Il sudore dei pianeti), ipnotici mantra musicali (Respirare il mare), episodi strumentali misticheggianti (la splendida Orion Smile, la più inquieta Quando scendemmo dalle piante), momenti di pura poesia e meditazione (la title-track, Il colore sognava) alternati a sprazzi di abbagliante energia solare (Echidna). E allora non resta che attenersi fedelmente alle “istruzioni per l’uso”: spegnere la luce, chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare in una dimensione “altra” dai Cristalli Sognanti dei No Strange.
Roberto Calabrò TRACKLIST:

1. Aria
2. Riscopro i Colori
3. Il Sudore dei Pianeti
4. Respirare il Mare
5. Australopiteco
6. Orion Smile
7. Cristalli Sognanti
8. Echidna
9. Il Colore Sognava
10. Quando Scendemmo dalle Piante
11. Sulle Onde

DISCOGRAFIA:

Demo Tapes
1983 Rainbow (Autoprodotto)
1984 Lisergic tomahawk (Roller coaster Italy)

33 giri
1985 Trasparenze e suoni (Toast Records Italy)
1987 L’Universo (Toast Records Italy)
1991 Flora di Romi (Toast Records Italy)

45 giri
1986 White bird/Fiori risplendenti (Toast Records Italy)

CD
1998 Medusa (Toast Records Italy)

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