CUT A Different Beat

LP/CD
Marzo 2018
Tiratura LP: 300 copie
Tiratura CD: 300 copie

Formato: Tag
Etichetta: Area Pirata

10.00

100 disponibili

CUT A Different Beat

(A Different Beat is CUT’s fourth album, originally released by Homesleep Records in 2006. This album really forged the template for the band’s contemporary sound. In fact, many of its tunes are still focal points in the band’s live shows: Wrong Black City, Sister Guillotine, Sweet Words and live concert climax Nightride.
After being out of print for almost ten years the album has been finally reissued by Area Pirata Records both on vinyl (Gatefold sleeve) and CD.
Physical copies of A Different Beat will come with a code for downloading the full official album plus outtakes and alternate versions)The Bea(s)t is back!

Il 15 marzo 2018 uscirà finalmente la ristampa di A Different Beat, nostro album pubblicato per la prima volta nel 2006 su Homesleep Music.

A Different Beat è l’album che ha sancito definitivamente il nostro passaggio alla formazione a tre e che ha gettato le basi del nostro suono attuale, al punto che diversi brani di ADB sono ancora protagonisti assoluti della nostra scaletta live. Parliamo di, tra gli altri, Sweet Words, Wrong Black City, Sister Guillotine e Nightride, il pezzo che chiude tutti i nostri concerti.

La famosa definizione ‘John Lee Hooker stretto nella camica di forza del post punk’ che ci accompagna da allora è stata coniata dalla webzine UK Penny Black Music proprio per descrivere il sound di A Different Beat.

A Different Beat è stato un momento fondamentale della nostra piccola storia e siamo contenti di renderlo nuovamente disponibile in un formato a cui siamo molto legati: oltre che in CD il disco esce infatti per la prima volta anche in vinile con copertina gatefold. Entrambi i formati includono un codice di download per scaricare l’intero album, una outtake (uscita in un 7″ split con i Settlefish per Riff Records nel 2010) e versioni demo di diverse tracce, registrate prima delle session ufficiali.

Il disco è stato registrato da Bruno Germano in collaborazione con Andrea Rovacchi presso l’Esagono di Rubiera, nel luglio 2005.

La ristampa è curata da Area Pirata, in collaborazione con Bare Bones Productions e DeAmbula Records.

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Recensioni:

Affermare che un gruppo possa essere definito una vera a propria istituzione è una cosa brutta e disdicevole?

Può apparire come una sorta di prepensionamento o magari ancor peggio una cristallizzazione nell’alveo di chi ormai possiede una credibilità talmente alta da essere da essere sì incriticabile ma anche statica e quindi acriticamente incensata per meriti acquisiti? Devo capirlo assolutamente perché se così fosse mai e poi mai mi permetterei di definire così gli intramontabili Cut una band che da sempre si erge a fiera paladina dell’underground italiano più incompromissorio e creativo.

D’altronde se più di uno sportivo o di un personaggio pubblico sono, in vita, intestatari di impianti sportivi o pubblici spazi non vedo perché una band ancora in attività non possa già essere incensata con i crismi di vera e propria leggenda vivente.

Ma veniamo a questo album che bella band bolognese è il quarto di una luminescente carriera e riporta come data d’uscita il 2006 e come label che ne consentì l’immissione sul mercato l’ottima Homesleep. A dodici anni di distanza una coproduzione tra le etichette che vedrete citate all’inizio di questa recensione ne cura la ristampa e, per chi non lo avesse nella propria collezione, una ghiotta occasione per fare proprio un disco davvero di altissima qualità. Il disco, come ogni cosa uscita con la dicitura Cut, è davvero super figo ed il compito di aprirlo spetta alla bellissima Go Bang! che con il suo andamento nervoso e pieno di stop and go ricorda i Fugazi, sempre nella prima parte del disco trovano posto il blues punkizzato più cavernoso di I’m Not Scared ed il mio pezzo preferito in assoluto la mirabile Sweet Words un brano dalla tensione dalla tensione emotiva spasmodica, se vi va date un’occhiata anche al video perché è davvero degno della bellezza dell canzone.

Proseguendo si incontrano altri brani davvero riusciti tra i quali cito la doppietta The Price, I Ain’t Cool dove si odono echi del suono tipicamente Touch and Go proprio di band come i Jesus Lizard ed il roots noise di Man With Money. Come avrete capito qui si parla di grande musica e di una band che era ed è ancor oggi una fra le migliori del nostro rock’n’roll, ed io, chi mi legge lo sa, sono un paladino della bontà e del valore della nostra scena.


A costo di apparire noioso e retorico è sempre bene ripeterlo: supporta la tua scena!

Voto: 8,5/10
Luca Calcagno – InYourEyes ‘zine 18/04/2018

A dodici anni di distanza dall’uscita della prima edizione, i bolognesi Cut propongono una ristampa di “A Different Beat“, l’album più significativo della loro carriera. Originalmente pubblicato nel 2006 su etichetta Homesleep Music viene ristampato da Area Pirata con la collaborazione di Deambula Records e Bare Bones, non solo in formato CD ma per la prima volta anche in vinile; all’interno anche un codice per il download digitale comprensivo di outtake uscita nel 2010 in versione 7″ e versioni demo dei brani contenuti nel disco.

Un’idea felice della storica band bolognese che, superato il traguardo dei 20 anni di carriera, guarda al futuro non prima di aver messo un punto sul passato. “Marchiati” dalla calzante definizione coniata dal webmagazine britannico Penny Black Music per recensire l’opera madre («John Lee Hooker stretto nella camicia di forza del post-punk»), i Cut ripartono dal suono aggressivo, tagliente e, per molti versi, paradigmatico nel CUT-trio-livepanorama italiano di A Different Beat. Suonano ancora tremendamente energici e attuali i cavalli di battaglia contenuti nell’album: Sweet Words, Goth Disco, Wrong Black City, Sister Guillotine, I Ain’t Cool e Nightride (pezzo con cui la band conclude le sue esibizioni live) sono validissimi esempi di come noise rock, post-punk e garage beat si fondono nell’ispirata produzione della band, protagonista di diversi tour anche in Gran Bretagna e nell’Europa continentale. Tredici brani veloci e incalzanti per poco più di mezz’ora di ottima musica che val la pena riascoltare e riapprezzare con il sussidio del tempo galantuomo che ci aiuta a guardare il tutto dalla giusta distanza.

Riccardo Resta – Distorsioni 18/04/2018

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