MCD digipack
Maggio 2018
Tiratura: 200 copie
€8.00
Label:
Area Pirata
5 in stock
(Take the primitive and obscure instrumental surf music of the 60s and the atmospheres of compilations such as ‘Frolic Diners’ and ‘Las Vegas Grind’, add some black tuxedos and a splash of Bloody Mary, shake all the ingredients and there you go: THE GHIBLIS.
A surf and exotica music combo from Piacenza – Italy. Founded by previous members of another surf band, Diabolico Coupé, THE GHIBLIS carry on with the project of revisiting the vibes from the past in a more modern style and with a punk attitude.
Long-time lovers of the vintage sound, they just released their debut CD, “Surfinia”, including 4 original tracks and 2 covers: the perfect soundtrack to liven up your afternoons on the beach or by the pool or, most probably, the foggy nights of some isolated night club of the Italian Po plain. Aloha!)Prendete il surf strumentale primitivo e oscuro anni 60′, le atmosfere di Compilation come ‘Frolic Diner’ e ‘Las Vegas Grind’, black tuxedo e una spruzzata di Bloody mary, quindi shakerateli assieme, et voilà… ecco a voi THE GHIBLIS!
Un combo dedito alla surf music ed Exotica che arriva da Piacenza. I GHIBLIS nascono da alcuni componenti della surf band Diabolico Coupé e proseguono nel progetto di catturare le vibrazioni del passato e rimetterle in pista con un’attitudine più punk e moderna.
Da sempre amanti delle sonorità vintage, si presentano con “Surfinia” un mini CD con 4 pezzi originali e due cover, che non mancherà di allietare i vostri pomeriggi in piscina o al mare, ma più probabilmente le notti nebbiose di qualche sperduto Night Club della pianura padana. Aloha!
Il quartetto piacentino (che alle spalle ha una lunga militanza in varie formazioni, come Hermits o Diabolico Coupè) all’esordio con un mini album di sei brani strumentali. Sound immediatamente riconoscibile e catalogabile all’interno della vasta cultura surf rock, con uno sguardo al rock ‘n’ roll anni 50 e al gusto exotica. Il tutto frullato con un’attitudine garage punk.
Antonio Bacciocchi – RadioCOOP 25/06/2018
Prima di serrare le imposte per la stagione estiva, Area Pirata ci saluta con un paio di produzioni che della bella stagione hanno tutto l’odore e la voglia di fregarsene di tutto il mondo creato andandosi a rifugiare in un microcosmo dominato dalle onde e popolato da esotiche creature zoomorfiche metà donne e metà marziane. Nel caso dei Ghiblins di Piacenza, che raccolgono il testimone dei Diabolico Coupé, questo pianeta prende il nome di Surfinia. Ce lo descrivono, muti, facendoci percepire il barrito dei pachidermi e il rumore delle placche dei rettili marini che di certo lo abitano assieme alle altre creature amene. Riverberi e risacche primitive riempiono gli anfratti delle sei canzoni del loro debutto, analogamente a quanto accade nel quarto album dei Casertani Bradipos IV, sebbene il suono di Lost Waves sia meno crepitante e solare. Il mare nella loro città non c’è ma i bradipi riescono a portarci addirittura l’oceano e il fragore delle sue onde. L’immaginario, rispetto alle produzioni che li vedevano impegnati in una “rivisitazione” del patrimonio musicale locale, torna ad essere quello dei grandi spazi americani, Californiani in particolare, come nella tradizione del genere. Genere di cui peraltro i Bradipos IV sono tra i migliori a livello mondiale. Questo album ne è l’ulteriore riprova. Attenti a chiudere le finestre di casa, prima che una mega-onda arrivi a sommergervi mentre siete in panciolle aspettando la prova costume. Quella delle donne, si capisce.
Lys Di Mauro 09/07/2018
Dura appena un quarto d’ora e qualche spicciolo “Surfinia” dei The Ghiblis, gruppo strumentale di Piacenza, che esordisce su cd con questo succoso mini pubblicato da Area Pirata. Oltre ai classici riverberi surf, e cioè chitarre ipnotiche spalmate su ritmi ossessivi e marziali, i Ghiblis aggiungono alla loro speciale miscela anche un pizzico di pop tropicale. Il risultato sono 6 pezzi straordinari (su tutti la title track “Surfinia”), capaci di tracciare le coordinate di una psichdelia surf, da ascoltare ai bordi di una piscina costruita nella giungla. Se non vi fidate provate a sentire un brano spettacolare come “Lazy Odyssey”, che sfoderando un ossimoro potremmo definire uno “standard inedito”: i Ghiblis, in poche mosse e potendo contare su una tradizione ormai spolpata in lungo e in largo, riescono a risultare originali e innovativi. E scusate se è poco.
Diego Curcio – Hello Bastards blog 11/07/2018
Nati da una costola dei Diabolico Coupé, i Ghiblis danno alle stampe questo primo lavoro. Si tratta di un mini cd, composto da sei brani originali e da due cover. Immersi negli anni ’60 il quartetto suona un surf sospeso tra la tradizione e una propensione più punk e moderna. In sedici minuti i piacentini ci accompagnano nelle assolate giornate estive tra il surf classicissimo della stessa Ghiblis, quello rallentato della title-track, quello aperto di “Lazy Odyssesy” e quello intrecciato con la tradizione Americana di “Fiberglass jungle”. Discorso a parte merita “November mood”, brano tribale inquietante, ma anche malinconico. Aloha!
Vittorio Lanutti – Freak Out 16/11/2018