Not Moving LTD – Not Moving LTD

7″
Novembre 2019
Tiratura: 500 copie

Formato: Tag
Etichetta: Area Pirata

8.00

3 disponibili

Not Moving LTD – Not Moving LTD

(We are truly honoured and pleased to introduce the “debut” of the NOT MOVING L.T.D.
The group was born from a meeting of three friends, three friends who for many years inflamed the stages all over Europe and were heroes of the Italian neo-garage scene and not only.
But if you are a rock’n’roll junkie the project takes shape and the three do not settle for more than a sporadic date.

NOT MOVING LTD officially becomes a new band, composed of three historical members of Not Moving, Rita Lilith Oberti on vocals, Dome La Muerte on guitar and Antonio Bacciocchi on drums.
To give them a hand, Iride Volpi is added on guitar.

What follows is inevitable, the urgency to write new pieces is strong, and so they are catapulted to the Appaloosa studio to record this single:
Lady Wine is a magnificent novel that makes us become enticed by what will happen, on the B side two classics of the back catalogue by Not Moving: Spider and Suicide Temple, rearranged for the event. The appointment is under the stages all over Italy to enjoy the adrenaline sets we have been accustomed to !!!)Siamo veramente onorati di presentare l'”esordio” dei NOT MOVING L.T.D.
Il gruppo nasce dalla rimpatriata di tre amici, tre amici che per tanti anni hanno infiammato i palchi di tutta Europa e sono stati protagonisti della scena neo-garage e non solo, italica. Ma se sei un tossico di rock’n’roll e lo riassaggi è fatta, il progetto prende forma e i tre non si accontentano più di una data sporadica.
NOT MOVING L.T.D. diventa ufficialmente una nuova band, composta da tre membri storici dei Not Moving, Rita Lilith Oberti alla voce, Dome La Muerte alla chitarra e Antonio Baciocchi alla batteria. A dargli man forte, si aggiunge Iride Volpi alla chitarra. Ciò che ne consegue è inevitabile, l’urgenza di scrivere nuovi pezzi è forte, e così eccoli catapultati all’ Appaloosa studio per registrare questo singolo: Lady Wine è un magnifico inedito che ci fa ingolosire per quello che succederà, sul lato B due classici del repertorio dei Not Moving, Spider e Suicide Temple, riarrangiati per l’occasione.
L’appuntamento è sotto i palchi di tutta Italia a goderci i set adrenalinici a cui ci hanno abituato !!!

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Recensioni:

I Not Moving di Lilith/Tony/Dome sono, va da sé, il “nocciolo duro” dei vecchi Not Moving, tornati dal sepolcro. Ne ho parlato di recente con Dome sul mio libro Born Losers e a quello vi rimando per capirne di più. A quindici anni dalla prima reunion e dopo aver svolazzato sui palchi in lungo e in largo, tornano adesso a sbattere le loro ali di pipistrello in studio.

Tornano, e vi si aggrappano ai capelli.
Il loro nuovo EP contiene un inedito assoluto (uno stomp maniacale intitolato Lady Wine) + due nuove versioni di due classici come Spider e Suicide Temple che danno ancora mazzate ai denti a quanti oggi li digrignano nascondendo in realtà una coda penzolante. E non solo quella. I Not Moving L.T.D. non ne hanno bisogno, ovviamente. I tre pezzi di questo lavoro in cui la cattiveria di un tempo rimane ma la calibratura ha adesso tutta la precisione e la freddezza di tiro che l’età adulta ti concede, lo dimostrano.

Lys Di Mauro 30/10/2019

I Not Moving di Lilith/Tony/Dome sono, va da sé, il “nocciolo duro” dei vecchi Not Moving, tornati dal sepolcro. Ne ho parlato di recente con Dome sul mio libro Born Losers e a quello vi rimando per capirne di più. A quindici anni dalla prima reunion e dopo aver svolazzato sui palchi in lungo e in largo, tornano adesso a sbattere le loro ali di pipistrello in studio.

Tornano, e vi si aggrappano ai capelli.
Il loro nuovo EP contiene un inedito assoluto (uno stomp maniacale intitolato Lady Wine) + due nuove versioni di due classici come Spider e Suicide Temple che danno ancora mazzate ai denti a quanti oggi li digrignano nascondendo in realtà una coda penzolante. E non solo quella. I Not Moving L.T.D. non ne hanno bisogno, ovviamente. I tre pezzi di questo lavoro in cui la cattiveria di un tempo rimane ma la calibratura ha adesso tutta la precisione e la freddezza di tiro che l’età adulta ti concede, lo dimostrano.

Lys Di Mauro 30/10/2019


Lo so, vi siete fatti tante pugnette appena usciva l’ultima novità su Voodoo Rhythm o su In the Red. Quelle uscite le avete desiderate, aspettate, avete pagato un botto di spese postali per ricevere il pacchetto a casina. Ogni volta avete messo il disco sul piatto nella vostra cameretta, intorno a voi i muri tappezzati di manifesti, la tv accesa su Netflix, sul letto l’orsacchiotto di quando eravate bimbi; e giù seghine come quando avevate tredici anni.
Ora finalmente avete fatto una cosa diversa, vi siete comprati questo sette pollici, di un gruppo italiano (oibò!), pubblicato da una etichetta italiana (doppio oibò! e ancora oibò!). Lo mettete sul vostro giradischino e scoprite così che il meglio del rock’n’roll degli ultimi decenni lo avevate proprio a un tiro di schioppo. Vi guardate un attimo allo specchio e vi sentite un po’ coglioni. Riprendete il controllo, ma subito tremate. Il brano del lato A, Lady Wine, è partito con la chitarra che ammicca Pipeline, ma poi arriva subito dopo una creatura malata che vi entra nelle orecchie, esce, vi piglia a cazzotti e calci in culo. Poi arriva al vostro piede destro e infierisce con il pollice sulla vostra unghia incarnita, pigia e gira quel dito, facendovi vedere le stelle (Under my Thumb, cantavano i Rolling Stones). Presi dal dolore, per un attimo, vi sembra di sentire la voce di Johnny Cash che vi chiama dalla cucina. Parte anche una bella bestemmia. Le chitarre intanto tagliano l’aere (Dome, ma quando è che ti intitolano una via a Pisa?), il drumming è minimale e sempre nel giusto (grazie di esistere, Tony), Lilith è un animale selvaggio che, adesso, quando canta, sembra aver imparato a convivere con i propri demoni interiori, come se li portasse con sé, serenamente, a spasso in giardino, tenendoli al guinzaglio e facendogli far la pipì dove meglio li aggrada. E brava anche Iride Volpi, ché non è facile entrare in un gruppo di randagi come quelli là e ritagliarsi un degno spazio. Il pezzo è finito, adesso vi sentite meglio e siete pronti per ascoltarvi Spider e Suicide Temple; ok, roba già sentita in dischi che ora sono vecchi (vintage, direbbe il fighetto di turno), ma queste due riletture sono in chiave più roots, e registrate con suoni migliori rispetto alle versioni precedenti. Ora siete a posto. Atterriti. Vi tergete la fronte, sentite uno strano pulsare dentro i pantaloni, all’altezza della patta. Che fare? (diceva Lenin). La rivoluzione inizia in casa vostra (dicevano gli Husker Du). Vi mettete il giubbottino di pelle, e uscite alla ricerca di qualche essere respirante da ingroppare…. Basta con le seghine. Almeno per oggi.

Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 08/11/2019

A volte il demone del rock’n’roll rimane nascosto per anni ma, ciclicamente, ha bisogno di palesarsi in tutta la sua carica dirompente. Direi che questo demone non abbia mai abbandonato i Not Moving, una delle leggende della scena musicale italiana garage-punk. Giravano di nero vestiti, venivano da Piacenza e hanno infiammato la penisola con una serie infuocata di esibizioni dal vivo addirittura superiori ai pur buoni dischi in studio.
Anche di recente continuano ad esibirsi portando in giro il verbo del rock come una missione religiosa. Ora, come l’araba fenice, rinascono dalle proprie ceneri con la denominazione Not Moving L.T.D. e sono formati dal guru Dome La Muerte alla chitarra, dalla carismatica Rita Lilith Oberti alla voce e dal grande Antonio Baciocchi alla batteria. A loro si unisce, per l’occasione, Iride Volpi alla chitarra. L’inizio è costituito da un singolo pubblicato da Area Pirata Records e composto da 3 brani di garage rock ruvidi ed abrasivi come ai vecchi tempi. Il lato A è occupato da “Lady Wine”, un brano inedito che lascia presagire meraviglie per il nuovo disco. La voce di Lilith è accompagnata dalla batteria secca e potente di Antono Baciocchi che scandisce il ritmo e dalle chitarre taglienti di Dome La Muerte e Iride Volpi. Impossibile restare impassibili di fronte alla classe imperitura di questo grezzo rock’n’roll. Sul lato B troviamo 2 rifacimenti di 2 vecchi brani reinterpretati con la consueta verve come se il tempo non fosse mai trascorso. “Spider” e “Suicide Temple” ci riportano a riassaporare sensazioni in realtà mai dimenticate facendoci capire come i Not Moving non siano mai morti.

Vote: 4/5
Cesare Buttaboni – Debaser.it 17/10/2019

Gliela ammollano ancora i Not Moving. Come Marco Giallini con la t-shirt dei Germs si fanno beffe del tempo che passa – 37 gli anni dall’esordio discografico – e lanciano tre granate garage punk dentro un 7″ da avere a tutti i costi. La voce rugosa di Lilith nell’inedito Lady Wine viene direttamente dal Napa State Mental Hospital, 13 giugno 1978. A chiudere il brillante déjà vu i classici senza tempo Spider e Suicide Temple.

Voto 77/100
Manuel Graziani – Rumore #335 – 12_2019

Che i Not Moving siano stati negli anni Ottanta la punta dí diamante del nostro underground è cosa nota aí più. Accostati ripetutamente a X, Cramps e Gun Club (personalmente li ho sempre trovati più affini ai Nuns di Jennifer Miro e Alejandro Escovedo), il quintetto ha incarnato l’idea di un rock’n’roll viscerale, oscuro e senza compromessi, figlio bastardo tanto di Robert Johnson quanto del punk, del surf, del garage e della psichedelia. Dopo una reunion nei primi Duemila con quattro quinti della formazione storica, adesso le anime pulsanti dei Not Moving – Lilith alla voce, Tony “Face” Bacciocchi alla batteria, Dome La Muerte alla chitarra – con l’aggiunta di Iride Volpi alla seconda chitarra, stanno nuovamente infuocando i club su e giù
per la Penisola. E si sono pure rintanati in studio per mettere su vinile tre tracce. Una nuova di zecca, il blues paludoso di Lady Wine, con la voce di Lilith arrochita da anni di fumo che ricorda, e non poco, Marianne Faithfull; e due versioni di classici come Spider (dall’EP Jesus Loves His Children del 1987) e Suicide Tempie (dall’LP “Sinnermen”, di un anno prima) che rallentano i ritmi ma guadagnano in trama e profondità di suono, cambiando quasi completamente i propri connotati per divenire brani “nuovi”: la prima si trasforma così in un boogie oscuro, la seconda in un minaccioso stomp crampsiano.

Voto: 8
Roberto Calabrò – Blow Up #259 12/2019


Prendi la voce ruvida ed inconfondibile di Lilith, ed hai una L.
Poi prendi la T di Toni “Face” Bacciocchi, un batterista che è anche l’enciclopedia del rock italiano (consiglio a tutti di leggere assiduamente il suo blog tonyface.blogspot.com/).
Infine prendi la D di Dome, un chitarrista che ha il Rock’n’Roll che gli scorre nelle vene, ed ecco così spiegata la sigla L.T.D. che si affianca al glorioso e storico monicker dei Not Moving che oggi rinascono appunto come Not Moving L.T.D.
Per chi non lo sapesse, i Not Moving sono stati una delle leggende della scena musicale italiana garage-punk. Vestiti rigorosamente in nero, venivano da Piacenza (e Pisa), e per anni hanno infiammato il bel paese con una serie infuocata di esibizioni dal vivo addirittura superiori ai pur buoni dischi in studio.
Tornano oggi con una formazione inedita (ai tre, che facevano parte della line up originale, si unisce, per l’occasione, Iride Volpi alla chitarra).
Appena tre i brani presentati, che lasciano intravedere meraviglie in attesa del nuovo disco.
“Lady Wine” è un inedito, un classico brano di garage rock, ruvido ed abrasivo come la voce di Lilith, di fronte al quale è impossibile restare impassibili.
Sul lato B ci sono invece due brani storici (“Spider” e “Suicide Temple”) ripubblicati con la nuova line up e reinterpretati come se il tempo non fosse mai trascorso per questi guru del rock.

Voto: 4/5
Riki Signorini – Ribelli a Vita Blog 27/12/2019

Come si dice dalle parti di Cambridge “Poche Musse” in Italia negli ultimi 35/40 anni sono usciti un sacco di dischi bellissimi alcuni tali da rivaleggiare con prodotti provenienti da mercati molto più sopravalutati e pubblicizzati.

Sono stati quindi molti fra i miei compatrioti a farmi battere il cuore ed a alterare le mia mente facendo di me un appassionato di tutto quanto fosse energico, interessante, strano. Se però devo ridurre drasticamente il cerchio delle mie preferenze i miei due gruppi italiani preferiti di tutti i tempi sono i Kina ed i Not Moving.

Quando hai quella che si può definire una piccola venerazione per una band ti assale un dubbio, che siano altezzosi?

Magari il vero opposto di quanto li ami sui dischi. Ma se i primi sono quasi imbarazzanti nella loro modestia, hanno attitudine da vendere ed hanno suonato e scritto pezzi magnifici qui si parla dei secondi o almeno di ciò che ne è rimasto. Ebbene di Dome che dire?

E’ un’icona, un uomo sempre sorridente che si schernisce quando gli dici qualcosa e per me è il più grande chitarrista italiano. Lilith è molto più aperta parla molto e riesce nel difficile compito di non dire mai banalità, la vera signora del rock’n’roll italiano. Tony è il padre dei mods italiani – e tanto basterebbe – parla meno, è forse più riservato ma se ti dice qualcosa non è mai né ovvio né scontato. Di questo nuovo progetto fa parte anche Iride Volpi che, sarà la scarsa conoscenze reciproca, è rimasta un po’ in disparte ma per quanto riguarda il suo contributo al trainare il motore della band certo non è seconda a nessuno.

Si parlava di nuovo progetto ed eccolo qui nel suo formato 7″ nero ed elegantissimo. Il pezzo sul lato a Lady Wine ci presenta la solita miscela del meglio del rock’n’roll dalle origini ai giorni nostri suonato come dio comanda; contagia, ed in fondo un po’ sorprende, la voce di Lilith una sorta di Marlene Dietrich mediterranea ultra sensuale. Sul lato b invece trovano spazio le riproposizioni di Suicide Temple e Spider due pezzi bellissimi del repertorio del gruppo. Tanto li avete no i dischi dei Not Moving? Non li avete! E va beh come dice Vasco Rossi “Domani arriverà lo stesso”, ma per voi sarà un altra giornata senza i Not Moving. Non negatevi la bellezza dei loro dischi, la vita si sa è già triste di per sé.

P.S.: A proposito io i nostri li ho visti alcuni mesi fa a Savona, e sarà la splendida compagnia, la mia forma migliore, il Raindogs che praticamente è la mia seconda casa, sarà tutto quello che volete ma alla fine dei conti sarà che i Not Moving erano,sono e saranno un gruppo della madonna.

Luca Calcagno – InYourEyes ‘zine 27/01/2020

Parlare di una band storica e fondamentale come i Not Moving – scoperta, naturalmente, con enorme ritardo dal sottoscritto una ventina di anni fa leggendo Bassa Fedeltà – non è mai facile, perché c’è sempre di mezzo un pezzo di cuore. Il gruppo piacentino, negli anni Ottanta, non aveva nulla da invidiare a gente del calibro di Flash Eaters e Gun Club, ma ha avuto decisamente meno fortuna dei suoi colleghi americani. Oggi, dopo una prima reunion di una decina di anni fa, i nostri hanno deciso di tornare a incendiare i palchi dello stivale, presentandosi in una versione aggiornata che vede coinvolti tre componenti storici come Lilith, Antonio Bacciocchi e Dome la Muerte e la “novizia” Iride Volpi. Il moniker è leggermente cambiato e al nome storico è stato aggiunto l’acronimo L.T.D (che penso stia per Lilith, Tony e Dome). La vera notizia, però, è che oltre a suonare in giro portando lo storico repertorio punk-blues e voodoo-billy la band è tornata a incidere materiale inedito. Per il momento parliamo di un solo pezzo, “Lady Wine”, che occupa il primo lato di questo 7” targato Area Pirata: un ottimo brano di blues carvernoso e dall’incidere funereo, che spero sia il succulento antipasto di un imminente lavoro sulla lunga distanza. Sul lato B del singolo ci sono invece due vecchie canzoni riarrangiate per l’occasione (“Spider” e “Suicide Temple”) che servono a ricordare ai più giovani la grandezza di una band che ha saputo scrivere, senza montarsi la testa, un pezzo di storia del rock italiano.

Diego Curcio – Huskercore blog 29/01/2020

Esponenti di spicco del movimento neo garage anni 80 italiano (e non solo), i Not Moving non credo abbiano bisogno di presentazioni: è una piacevole sorpresa scoprire quindi che tre membri originali (il chitarrista Dome La Muerte, Antonio Bacciocchi alla batteria e Rita Lilith Oberti alla voce) abbiano deciso di far ripartire il motore, coadiuvati dalla seconda chitarrista Iride Volpe. Il ritorno è affidato al classico formato punk, ovvero il 7″: un pezzo nuovo sul lato A, Lady Wine, fumoso e tossico r’n’r sulla scia di Gun Club e Birthday Party; sul secondo lato due classici risuonati per l’occasione, Spider e Suicide Temple. Attendiamo fiduciosi nuovi sviluppi; per il momento, bentornati.

Denis Prinzio – Impatto Sonoro 31/01/2020

Vero che si tratta solo di un singolo, con per di più un solo inedito, gli altri sono invece due vecchi brani riarrangiati, ma non potevo non segnalare il ritorno su disco di una band che ha fatto la storia del garage e del rock’n’roll, che ha infiammato i palchi di mezza Europa negli anni 80, portando in giro il verbo di una musica radicale e non compromessa. Già da mesi i vecchi amici Rita Lilith Oberti, Tony Face Baciocchi e Dome La Muerte, che avevano fondato la band in quel di Piacenza, si sono ritrovati, hanno aggiunto la sigla LTD al nome e, insieme alla nuova chitarrista Iride Volpi, hanno ricominciato a far su e giù per la penisola con una serie di concerti che li ha mostrati in ottima forma e ancora in grado di graffiare con la loro miscela di blues sporco, garage, surf punk e psichedelia.
È quindi da salutare con gioia questo ep uscito solo in vinile per Area Pirata, augurando che sia un antipasto per un futuro disco sulla lunga durata. Lady Wine è un blues rugginoso e acido, la voce di Lilith, roca e fumosa, sporca impeccabilmente il tutto, mentre la chitarra di Dome disegna riff taglienti e brucianti e il drumming essenziale e preciso di Baciocchi e la chitarra di Iride Volpi ne scandiscono il ritmo veloce. Gli altri due brani, Spider e Suicide Temple, mantengono alto il fuoco del rock’n’roll e quello dei ricordi per chi i Not Moving li ha amati e seguiti nella loro prima incarnazione, ma sfido anche i neofiti a restar fermi mentre ascoltano… it’s only rock’n’roll, but I like it!
Bentornati.

Ignazio Gulotta – Magazzini Inesistenti 17/02/2020

One of the most iconic of Italian punk bands, NOT MOVING have been born again in a new band with a brand new EP.

Originally formed in the northern town of Piacenza in 1981, Not Moving were one of Italy’s most successful homegrown punk bands. Drawing influence from the gothic punk and rock’n’roll of X, The Gun Club and The Cramps, the band released three albums and toured with the likes of The Clash, Johnny Thunders and The Celibate Rifles before disintegrating amid addiction and acrimony during the 90s.

A brief reunion in the mid-Noughties saw them return to the stage for dates with The Damned and The Stooges, while reissues of their original albums quickly sold out.

Now longtime members Rita Lilith Oberti (vocals), Dome La Muerte (guitar) and Tony Bacciocchi (drums) are back together as NOT MOVING LTD, joined by Iride Volpi in a Cramps-style two guitars/no bass line-up.

The first fruit of the configuration is a three track vinyl and download EP featuring the tracks ‘Lady Wine’, ‘Spider’ and ‘Suicide Temple’

Gerry Ranson – Vive Le Rock! (zine/web) – 08/01/2020

Three songs from this Italian combo, formed when friends from various garage-punk bands decided to form a new project together. It’s kept basic in all the right ways, with primal rhythms, a raw sound and suitable sinister vocals from Rita Lilith Oberti. You can reference The Cramps maybe, perhaps a hint of the Fuzztones and maybe even The Sonics. Any one of the three songs – ‘Lady Wine’, ‘Spider’ and ‘Suicide Temple’- is strong enough to be an A-side, so be sure to hear all of them

Andy / Fear & Loathing – January-June/2020

The Cramps waren in de 80’er jaren verantwoordelijk voor de opleving van de garagepunk en dan met name de garagepunk, die flink door rauwe, ongepolijste rockabilly en rhythm & blues beïnvloed werd. Mede door the Cramps verspreidde het garagepunk virus zich wereldwijd. En de gevolgen zijn nu nog te merken.

Neem nu de Italiaanse band Not Moving L.T.D., ook wel bekend als Not Moving, uit Piacenza. Deze band werd in 1982 opgericht en geldt nu als een legende binnen de Italiaanse garagekringen.

Op het Area Pirata label is nu een vinyl EP uit waarop de band bestaat uit Rita Lilith Oberti (zang), Dome La Muerte (gitaar), Antonio Baciocchi (drums) en Iride Volpi (gitaar). Geen bas dus!

De drie nummers op de EP klinken op het eerste gehoor vrij simplistisch. Maar de beste rauwe garagepunk klonk altijd al vrij simplistisch en daardoor pakkend, dus wat dat betreft zit deze band wel goed.
Hun geluid is erg rauw en ongepolijst en er is altijd een dikke fuzzlaag te horen.

Zoals in de opener Lady Wine. Een nummer dat hoorbaar beinvloed is door de “enge” klanken van Link Wray en uiteraard the Cramps. De gitaren klinken hier ontzettend ranzig en Rita Lilith Oberti klinkt behoorlijk naargeestig. Een soort vuilnisbakken garage met een hoog fuzzgehalte. Ook Spider is een dreunende bak fuzz herrie met smerige, stuwende gitaarriffs en weer die gluiperige zang van Rita Lilith.
In het derde en laatste nummer van de EP, Suicide Temple, rockt de band onverstoorbaar verder in een haast Stooges-achtige rocker. Een onweerstaanbare bak viezigheid!

De Italiaanse band Not Moving L.T.D. mag met recht als echte nazaat van the Cramps beschouwd worden!

Peter Marinus – Bluestown Music 05/03/2020

Interviste: