Gonzales – Blues on the Verge of Apocalypse

MCd
Maggio 2012
Tiratura MCd: 500 copie
–COPRODUZIONE–

Formato: Tag
Etichetta: Area Pirata

5.50

1 disponibili

Gonzales – Blues on the Verge of Apocalypse

(Their sound lies somewhere in between 1970 and 1984 and grew up fed by Detroit pre-punk and New York punk rock with some Classic American Rock dressing on top of them. And now handle with care this high-explosive Maxi Ep with 4 original songs and one tribute to the Thin Lizzy!)Attivi dal 2004 i Triestini GONZALES con due dischi all’ attivo, “Hell Drive” (Cd- 2005) e “CheckMate” (Cd & Lp – 2009), quattro split 7″, partecipazioni in numerose compilation, un nuovo Cd Ep “Blues On The Verge Of Apocalypse”, due tour Europei (2009 e 2011), date e festival in tutta Europa, condiviso il palco con gruppi del calibro di Sham69 (UK), The Lords Of Altamont (USA), Mad Sin (D), New Christs (Australia), TurbonegrA (USA) e molti altri.. sono una delle band più interessanti del panorama rock’n’roll italiano e europeo.
É a cavallo degli anni ’70 e ’80 il sound dei GONZALES: c’è il protopunk di Detroit, il punk rock di New York e classic rock della provincia Americana!

Consigliato:

HAI SENTITO IL DISCO?

Recensioni:

E’ un ep – da cinque tracce – la nuova fatica dei Triestini Gonzales , che già abbiamo avuto modo di conoscere con una certa soddisfazione più di due anni orsono.
Nonostante il tempo passi, comportandosi da gentiluomo con pochi e da infida carogna con il resto, i Gonzales restano fedeli a se stessi e alla loro musica: un ottimo punk-hard rock di scuola scandinava, di quello che unisce l’urgenza del punk rock e del protopunk al piglio più urticante del rock duro (a tratti glam metal).
I nomi che vengono in mente ascoltandoli sono quelli dei soliti sospetti: dagli Hellacopters ai Glucifer, con un sound che frulla e rilegge influenze storiche che spaziano dai Kiss agli MC5, dai New York Dolls agli Heartbreakers, dai Thin Lizzy (c’è anche una bella cover di “Don’t Believe A Word”) agli Smack.

Un bel dischetto davvero, che farà storcere il naso ai puristi del punk per il suo taglio manifestamente rockettaro/metallaro… ma se non vi schierate in quelle file, ve lo godrete non poco.

VinylHunter – Black Milk Freak magazine 01/05/2012

I Triestini Gonzales hanno all’attivo un paio di dischi, quattro split ep7 e partecipazioni in numerose compilation, inoltre collezionano condivisioni di palco con soggettini tipo Sham 69, Lords of Altamont ecc…in questo disco ci sono cinque pezzi di cui tre editi negli split 7 fatti rispettivamente con Reverend Blackflask, Bloodlights ovvero la fulminante  Liars…non fatevi ingannare…i Bloodlights nascono da una costola dei Gluecifer ….   e King Mastino. Un pezzo inedito, molto bellino come  Spellbound  e devo dire che è il pezzo che a me piace di più….non è fulminante ma ti cattura ascolto dopo ascolto…un brano che accumula potenza con l’ascolto, veramente bello! Una bella interpretazione dei Thin Lizzy   Don’t Believe a Word . Influenze? Non si sbaglia, fra Hellacopters, Turbonegro e Gluecifer…. Siamo da quelle parti e zone, e quindi energia appalla e schitarrate non catarrose inside! Niente di musicalmente innovativo ma energia a tonnellate! Una citazione per l’artwork ma più che altro il disegno di copertina di un certo Mirkow Gastow….segnatevelo e andate sul suo sito, questo è un artista! Chiudo salutando con piacere i Gonzales, altro colpaccio di Area Pirata!

Stefano Ballini – Trippa Shake 11/2011

Titolo tonitruante e contenuti allo stesso modo non proprio timidi o di basso profilo per questo mini. Amplificatori appalla, epica glam/hard rock capellona a corna levate, attitudine punk: i Gonzales predicano la via italiana allo Scandinavian Rock. “Liars” corre dietro agli Hellacopters con tanto di piano boogie martellante. “Kind Of Future” aggi unge l’effetto bagnato (grondante sudore) di chitarre fumiganti insieme a un chorus orecchiabile mentre “Spellbound” allenta un po’ la presa. “Don’ t Believe A Word” è un tributo ai Thin Lizzy che per una band come i Gonzales appare più che doveroso. Definire la loro musica come un rock’n’roll tamarrone non è un insulto ma un’ istigazione a darci dentro.

Voto 7
Fabio Polvani – Blow Up #169 06/12

 

I Gonzales sono una band originaria di Trieste, al loro attivo due full-lenght “Hell Drive” datato 2005 e “CheckMate” datato 2009, quattro Split album, fino ad arrivare al loro nuovo EP ” Blues On The Verge Of Apocalypse “.
Il sound che caraterizza i Gonzales è puro Rock and Roll americano con venature a mio avviso di Blues e Punk in certi frangenti.

Si parte con Liars, riffone blues/rock che dà il via ad un assolo in wha-wha che introduce una strofa ipercoinvolgente, il ritornello è uno spettacolo con il piano che sotto ricama alla grande, e tutto ciò mi ricorda molto
i grandi Guns N’ Roses periodo ”Use your Illusion”; infine assolo guitar che viaggia ai massimi livelli.

“Kind of Future”; assolo guitar con wha-wha che introduce il riff portante del brano; mi piace la soluzione e i fill di drums nella strofa del cantato ,li trovo interessanti, il ritornello non è il massimo, ma verso metà brano si intreccia con un interludio tra basso, drums e voce la cui riuscita è veramente strepitosa.
“Spellbound” ha dalla sua degli arrangiamenti fantastici, delle guitar fenomenali, una ritmica intelligente, e un ritornello eccezionale, apprezzo il fatto che si discosti leggermente come sound dagli altri brani.
Capolavoro.

“Like your Love Climbs” è puro Rock and Roll, il brano di per sè non aggiunge o toglie nulla alla musica dei Gonzales, però ha un sound spensierato e gradevole all’ascolto.

“Don’t Believe A Word”, intro di batteria, riffone guitar che introduce una strofa sublime e un gran chorus, qua la ritmica compatta e solida suona con molta intelligenza in supporto del cantato, ottima scelta.

I Gonzales, hanno dalla loro oltre a saper suonare il loro genere in maniera ineccepibile, una grande esperienza e lo si sente negli arrangiamenti e anche nella produzione dell’Ep, hanno un sound vero; voglio fare una menzione d’onore al chitarrista che crea trame e soluzioni veramente interessanti.
Quello che posso dirvi è continuate così, potete solo migliorare.

Pier Paolo Lunesu – ItaliadiMetallo.it 26/05/12

 

I Gonzales, triestini, sono un gruppo che suona rock’n’roll veloce (in questi casi si dice Motorheadiano) oscillante tra il punk e l’ hard meno leccato, gente con giubbotti di pelle e capelli lunghi ma che, per capirci, col metal non ha nulla da spartire. In sintesi: il contrario dell’ indie-rock.
Negli ultimi tempi hanno suonato parecchio in giro r odando un suono che proprio nella dimensione live trova la sua resa migliore ma anche in studio, se ben prodotto, fa la sua figura.
E’ il caso di “Blues On The Verge Of Apocalypse”: un po’ Hellacopters, un po’ Nashville Pussy, un po’ Lazy Cowgirls, ganci allo stomaco che rispecchiano uno stile conservatore ma fanno ugualmente male. C’è anche un cover bella tozza di “Don’t Believe A Word” dei Thin Lizzy.
Insomma, se nel rock cercate conferme questo disco vi piacerà, in caso contrariopassate oltre.
Voto 6/10
Luca Frazzi – Rumore #245 06/12

Che bomba questo EP dei Gonzales, punkrock tamarro in

purissimo stile Turbonegro periodo “Apocalypse Dudes” che ci tira fuori un orgoglio

italiano tutto particolare…e per noi uomini di caserma il patriottismo è importante.

Infatti i 4 pezzi + 1 cover dei Thin Lizzy (“Don’t believe a word”) sono proprio

belli…inteso…la somiglianza con gli scandinavi è molta, diciamo abbondante, ma non

è l’unico ingrediente del disco ed in questo caso quindi il risultato sono delle canzoni

che valgono davvero tanto…non sono incolori e incompiute, dei goffi tentativi di sembrare

qualcun altro…al contrario sono proprio dei pezzi da autoradio e finestrino giù….

roba de glasse . Mega promossi…in formato EP non annoiano mai e gasano al punto

giusto toccando anche picchi più romanticoni con la ballatona zozza

“Spellbound” . Pieno supporto dalla caserma….dateci un ascolto e non rimarrete

delusi!

P.S. Ottima copertina.

SNAFU Blog 07/07/2012

Interviste: